TEHERAN - L'Iran insiste: il paese non ha alcuna intenzione di fermarsi sulla strada dell'incremento delle tecnologie nucleari.
Dopo gli avvertimenti dell'ex presidente Rafsanjani ("Se l'Iran sarà oggetto di un'aggressione, la guerra avrà le sue conseguenze") e le rivelazioni del Washington Post secondo il quale il paese starebbe preparando battaglioni di kamikaze per rispondere a eventuali attacchi, oggi l'ultimo monito arriva dal presidente Mahmoud Ahmadinejad, che avverte: le forze armate dell'Iran "mozzeranno le mani a qualsiasi aggressore".
Il presidente iraniano si è pronunciato in occasione della Giornata delle Forze armate, a pochi giorni dallo scadere dell'ultimatum (28 aprile) con il quale il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha imposto al paese di cessare qualsiasi attività relativa al programma nucleare.
"L'esercito - ha detto Ahmadinejad durente una parata militare a sud di Teheran - deve essere sempre ben equipaggiato e pronto e disporrre della tecnologia più avanzata per rispondere a qualsiasi aggressione. Il potente esercito della Repubblica islamica dell'Iran è al servizio della pace e della sicurezza e non costituisce minaccia per alcuno. Ma di fronte a un nemico - ha precisato - sarà come un meteorite, mozzerà le mani a qualsiasi aggressore e coprirà il nemico di vergogna".
Nel rivendicare per l'Iran il diritto a sviluppare il nucleare a fini civili, dopo avere vantato il successo nel processo di arricchimento dell'uranio a dispetto delle pressioni internazionali, Ahmadinejad ha aggiunto: "Noi vogliamo la pace, la sicurezza e il progresso per tutti i popoli, in particolare per i paesi della regione e per i nostri vicini".