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Mercoledì, 10 Marzo 2004 - 02:17
Bucan: scontri e violenza durante la notte

Teheran – Non si placano gli scontri e le violenze a Bucan, città iraniana situata nel Kurdistan.

Gli abitanti di Bucan ieri martedì hanno dato fuoco ad una banca e ad alcuni uffici governativi e bruciando pneumatici hanno bloccato diverse strade principali della città.

I giovani hanno colpito con petardi e materiale incendiario la caserma della polizia e per far fronte alla violenza di questi attacchi, stanno giungendo forze armate da altre città del Paese.

In tutte le città del Kurdistan da lunedì, la gente sta festeggiando l'approvazione della costituzione irachena, ma in questi giorni si sono registrati numerosi scontri con la polizia.

Nella costituzione dell'Iraq è stata prevista l'autonomia dei curdi e la lingua araba e curda sono state riconosciute come lingue ufficiali del Paese.

Gli scontri sono continuati da ieri sera fino alle prime ore del mattino di mercoledì.

Martedì, 09 Marzo 2004 - 22:13
I curdi iraniani festeggiano l'approvazione della costituzione irachena: scontri

Teheran – Tutte le città del Kurdistan, in Iran, da ieri stanno festeggiando l'approvazione della costituzione irachena, ma a Marivan, Mahabad e Sardasht si sono verificati degli scontri con la polizia.

Durante gli scontri a fuoco, più di 100 manifestanti sono stati arrestati, ma la gente ancora festeggia per le strade e anche per questa notte si prevede un clima di tensione.

La nuova costituzione irachena riconosce la lingua araba e curda come lingue ufficiali del paese: si tratta di un’importante conquista per i curdi, che da secoli si battono in Iraq, Iran, Turchia e Siria per la conquista della loro autonomia.

Dopo il crollo del regime di Saddam Hussein, grazie agli Stati Uniti i curdi hanno finalmente conquistato la loro auotonomia.

Bin Laden si nasconde a Tora Bora

Teheran – Il miliardario saudita Bin Laden, capo di Al Qaida, si trova a Tora Bora, in Afghanistan ed è protetto da 1200 dei suoi uomini.

Secondo il quotidiano saudita "Al Vatan", assieme a Bin Laden ci sarebbero anche più di 50 uomini che ricoprono ruoli importanti nella rete di Al Qaida.

La zona montagnosa di Tora Bora si trova nel confine con il Pakistan ed è famosa per le sue migliaia di grotte.

Gli americani durante la guerra con i Taleban hanno inutilmente bombardata tale zona per lunghi periodi, senza però riuscire a sgominare le forze armate di Bin Laden.

Sono sempre di più i cittadini iraniani in Usa che occupano posizioni di rilevo

Washington - I cittadini americani di origine iraniana sono più di quelli registrati nei censimenti ufficiali degli Stati Uniti.

Lo ha rivelato il Gruppo degli Studi Iraniani dell'Università MIT, secondo cui il numero di cittadini iraniani in America si aggirerebbe intorno alle 691 mila persone, in altre parole il doppio di quanto era stato segnalato nel censimento statunitense del 2000.

I dati contenuti nell’ultimo censimento americano sottolineano che uno ogni 4 cittadini americani di origine iraniana ha frequentato un Master o un Dottorato di Ricerca (P.hD): tale dato è il più alto fra tutti i 67 gruppi etnici presenti negli Usa.

Considerando i loro titoli di studio e l’ammontare del reddito pro capite pari al 20% in più rispetto alla media nazionale, risulta che sono proprio gli iraniani ha contribuire maggiormente all’economia degli Stati Uniti.

Una recente classifica della rivista "Fortune" ha evidenziato che più di 50 cittadini americani di origine iraniana ricoprono importanti incarichi manageriali in una delle 500 società americane che hanno un capitale maggiore di 200 milioni di dollari: General Electric, At&T, Wrayzen, Intel, Cisco, Motorola, Oracle, Nortel Networks, Lucente Tecnologies ed Ebay.

Seconda la rivista "Fortune" Pierre Omidyar", iraniano e cittadino americano, fondatore e direttore generale di Ebay (società specializzata nelle aste online), nella classifica dei miliardari sotto i 40 anni si troverebbe al secondo posto.

Gli americani di orgine iraniana sono molto attivi anche nel mondo accademico. Secondo la ricerca del suddetto gruppo, più di 500 professori delle maggiori statunitensi (come Harvard, Princeton, Yale, Michigan, Stanford, Meriland, MIT, George Washington, Boston) sono di origine iraniana.

Scopo di tali ricerche è incoraggiare gli iraniani che vivono in America ad avere un ruolo attivo nella politica americana. Pare, infatti, che soltanto il 10% degli americani di origine iraniana abbiano partecipato alle ultime elezioni presidenziali.

Il Gruppo degli Studi Iraniani si propone inoltre l’obiettivo di dimostrare, attraverso una serie di studi, che i cittadini di origine iraniana, così come in passato hanno fatto arabi, israeliani e cubani, possono influenzare la politica estera degli Stati Uniti nei confronti dell'Iran e sono in grado di manifestare al governo le esigenze della comunità iraniana che vive negli Usa.

Lunedì, 08 Marzo 2004 - 23:03
Aumentano gli scambi commerciali tra Iran e Corea

Teheran – Rispetto al precedente anno, nel 2003 si è registrato un aumento del commercio estero fra Iran e Corea del Sud pari al 41%.

L’Istituto del Commercio Internazionale della Corea del Sud ha dichiarato che nel 2003 il fatturato degli scambi commerciali fra i due paesi è stato di 3 miliardi e 600 mila dollari.

In totale, la Corea del Sud ha importato merci dall’Iran per un valore pari a 1 miliardo e 700 mila dollari, facendo registrare un aumento del 44% rispetto al 2002.

Naturalmente il prodotto maggiormente esportato dall’Iran verso la Corea del Sud è stato il petrolio, ma sono stati esportati anche concentrato di melograno e frutta.

La crescita delle esportazioni iraniane nella Corea del Sud è stata pari al 74% rispetto al 2002.

La Corea del Sud è uno dei maggior partner commerciali dell’Iran e in tale Paese esporta soprattutto prodotti automobilistici di consumo come tv, frigoriferi, ecc.

Manifestazione illegale delle donne iraniane

Teheran – Nonostante i divieti della polizia, a Teheran centinaia di donne iraniane hanno manifestato per protestare contro la persistente disuguaglianza e discriminazione delle donne rispetto agli uomini.

Le donne avevano già chiesto dalle autorità responsabili il permesso di svolgere la manifestazione, ma la loro richiesta non era stata accettata.

In concomitanza con la festa dell’8 marzo, ieri sera le donne si sono comunque radunate a Laleh, un parco pubblico situato al centro di Teheran.

La polizia e gli integralisti islamici hanno cercato di disperdere la manifestazione a colpi di manganello, ma le donne hanno continuato a protestare per le strade della città.

Va precisato che l'8 marzo, celebrata in occidente come la giornata delle donne, da qualche anno viene festeggiata anche in Iran, ma si tratta comunque di una festa ancora non inserita nel calendario ufficiale iraniano.

Sabato, 06 Marzo 2004 - 23:01
Bam: dopo il terremoto la popolazione chiede l'intervento urgente del governo

Teheran – Gli abitanti di Bam chiedono un urgente intervento del governo per la ricostruzione della città.

La richiesta è stata avanzata con un comunicato dell'ufficio dell'Imam Jomueh di Bam (Imam della preghiera del venerdì) a nome del popolo.

Nel comunicato è stato chiesto che vengano rapidamente ricostruite le case, che vengano concessi prestiti alla popolazione e che gli aiuti siano distribuiti in una maniera più organizzata.

Gli abitanti di Bam hanno inoltre chiesto alle autorità iraniane che vengano pubblicate le cifre degli aiuti economici inviati dai Paesi stranieri alla popolazione della città che 70 giorni fa è stata colpita da un terremoto del sesto/settimo grado della scala Richter, e in cui più di 40 mila persone hanno perso la vita.

Gli abitanti della città ieri notte hanno bloccato la strada che da Bam porta a Kerman, protestando contro le autorità iraniane.

La protesta è finita con uno scontro con la polizia, e la gente ha colpito uffici governativi ed alcune postazioni della polizia. Più di 25 persone sono state arrestate.

Iran–L’Unione Europea aiuta l'Iran a costruire un gasdotto

Teheran – L’Unione Europea aiuterà l'Iran e l'Armenia nella costruzione di un gasdotto che porterà il gas iraniano ai Paesi europei che, per tale motivo, finanzieranno il progetto.

L’inviato della Commissione Europea, Faos Bensar, ha dichiarato che il gas potrà arriverà in Europa passando dall’Armenia attraverso il Mar Nero o la Turchia, ma il progetto deve ancora essere esaminato.

Il Primo Ministro dell’Armenia Andra Nik Makarian ha oggi dichiarato che le trattative tra Iran e Armenia per la costruzione del gasdotto sono terminate. Restano invece da concludere i negoziati con le società russe, affinché collaborino al progetto.

Secondo Makarian la costruzione del gasdotto inizierà prima della fine di quest'anno

L'Iran dopo la Russia ha la seconda riserva mondiale di gas e da molti anni sta negoziando con diversi paesi europei, soprattutto l’ Italia, per la vendita del suo gas.

Iran: I fondamentalisti attaccano la sede di una rivista

Teheran - I fondamentalisti venerdì pomeriggio, dopo la preghiera in Karaj hanno colpito la sede della rivista: la protesta è nata perché la rivista recentemente ha pubblicato un articolo riguardante il commercio delle donne in Iran.

In effetti, negli ultimi dieci mesi pare che siano più di 2 mila le ragazze scappate di casa e poi adescate da gruppi mafiosi. Tali organizzazioni criminali provvedono poi a vendere le ragazze ai Paesi arabi come prostitute.

I fondamentalisti hanno dichiarato che l'articolo era offensivo nei confronti delle mogli delle vittime della guerra tra Iran e Iraq.
Il potere giudiziario, nelle mani dei conservatori, negli ultimi anni ha chiuso circa 100 quotidiani e riviste.

Venerdì, 05 Marzo 2004 - 23:56
Deputato americano dichiara: gli Usa devono destituire il regime iraniano

Teheran - Secondo Robert Anderson, deputato del partito democratico nel New Jersey, invece di negoziare Bush dovrebbe cercare di destituire il regime iraniano.

Nel corso di un discorso tenuto in parlamento, Anderson ha però precisato che: "destituire il potere vigente non significa attaccare militarmente l’Iran, poiché tale risultato è raggiungibile con la diplomazia e la collaborazione dei Paesi europei.”

Secondo il deputato americano, l’abbattimento del regime favorirà il rispetto dei diritti umani e gli Usa saranno in grado di garantire la sicurezza della Nazione iraniana.

Anderson ha chiesto a Bush di appoggiare i mass media, in particolare le tv e le radio che contestano il regime iraniano.

Teheran: Arrestati tre capi degli studenti

Teheran - Sono stati arrestati tre capi degli studenti iraniani, una segretaria e alcuni membri dell’ associazione islamica dell'università "Tarbiat Moalem" di Teheran.

I tre sono stati arrestati giovedì scorso nella strada fra Teheran e Karaj, mentre stavano ritornando dalla cerimonia di anniversario di "Mohammad Mosaddegh", ex primo ministro dello Scia che ha nazionalizzato il petrolio in Iran.

Finora non è stato reso noto il motivo dell’arresto, ma venerdì sera i giovani sono stati rilasciati.

La cerimonia dell'anniversario di Mosaddegh ogni anno viene inaugurata sotto l’occhio di meticolosi controlli della polizia.

L'associazione islamica dell'università "Tarbiat Moalem" recentemente con un comunicato stampa aveva boicottato le elezioni parlamentari, ma nessun mass media iraniano aveva riportato la notizia a causa del divieto imposto dal Consiglio di Sicurezza Nazionale dell’Iran.

Le elezioni parlamentari sono state vinte dai conservatori, che tramire il consiglio dei guardiani, hanno rifiutato le candidature del maggior numero dei riformisti.

Iran: Bam colpita da un terremoto civile

Teheran –Settanta giorni dopo il terremoto che ha ucciso più di 40mila persone, la città di Bam è stata la scena di duri scontri che hanno portato all’arresto di 25 persone, colpevoli di aver danneggiato i locali del governo.

Ieri pomeriggio circa mille persone hanno bloccato la strada principale che conduce da Bam a Kerman (capoluogo della regione), protestando per la mancanza degli aiuti.

Il Governatore della regione di Kerman, Karimi era giunto a Bam per discutere con i terremotati riguardo alla questione della ricostruzione della città, ma la popolazione lo ha accolto con un lancio di sassi che lo ha costretto al ricovero in ospedale.

Stessa sorte è toccata al sindaco di Bam, duramente picchiato dalla popolazione della città che, a seguito del terremoto, è ancora costretta a vivere nelle tende, priva degli aiuti umanitari dei Paesi stranieri.

La polizia ha dovuto sparare in aria per disperdere la gente, ma ciò non ha fatto altro che aumentare la tensione in tutta la città.

Giovani sui motorini e altre persone a piedi hanno iniziato a colpire con sassi e fuoco i centri governativi: la notte scorsa Bam sembrava in preda ad una vera e propria guerra civile.

Dal tragico giorno del terremoto sono trascorsi più di due mesi, ma le autorità iraniane ancora non hanno distribuito tra la popolazione gli aiuti umanitari provenienti dai Paesi stranieri e ciò ha causato la protesta della gente, che ha accusato il governo di aver rubato gli aiuti. Gli esperti sostengono che tali aiuti sarebbero sufficienti a costruire 10 città grandi come Bam.

SciopIran: Sciopero generale degli insegnantiero generale degli insegnanti in Iran

Teheran – A partire da sabato prossimo, per la prima volta gli insegnanti delle scuole iraniane saranno in sciopero per una settimana per protestare contro il mancato aumento dei loro stipendi.

La notizia è stata annunciata oggi dalle 17 formazioni di insegnanti dipendenti dai gruppi politici dei conservatori. Proprio i conservatori durante il governo riformista del presidente Mohammad Khatami si erano serviti degli insegnanti per contestare l'operato del governo.

Rispetto ad altri impiegati iraniani, gli insegnanti sono tra i lavoratori che hanno lo stipendio più basso.

Durante la campagna per le lezioni del nuovo parlamento, il sindaco di Teheran (che appartiene allo schieramento politico dei conservatori) ha distribuito tra gli insegnanti dei buoni e altri aiuti economici.

Iran: il consumo giornaliero di stupefacenti è pari a 6 tonnellate

Teheran - Ogni giorno in Iran vengono consumate da 2 a 6 tonnellate di stupefacenti e ogni 59 secondi uno dei 12 milioni di tossicodipendenti iraniani finisce in carcere.

E’ quanto ha dichiarato il Direttore Generale del Comitato per la lotta contro la droga in Iran, sostenendo inoltre che "l’oppio, la droga più diffusa, viene importata dall’Afghanistan."

Secondo l'Agenzia degli Studenti (Isna), il Direttore del Comitato ha anche annunciato che in Iran il 70% dei consumatori di stupefacenti è coniugato e il 60% dei divorzi è imputabile proprio a motivi legati all’uso di droghe.

Le previsioni del Direttore Generale sono drammatiche: se il governo non concentrerà i propri sforzi nel tentativo di combattere l’uso di stupefacenti, nel 2022 (anno iraniano 1400) il numero dei tossicodipendenti supererà i 17 milioni.

Prima della rivoluzione, nonostante la coltivazione dell'oppio non fosse vietata, il numero di tossicodipendenti si aggirava intorno alle 100 mila persone.
Da quando la coltivazione dell'oppio, la produzione e la distribuzione di bevande alcoliche sono state vietate, il numero di alcolizzati e tossicodipendenti è notevolmente aumentato.

Giovedì, 04 Marzo 2004 - 16:42
L'Iran accusa: i responsabili dell’attentato in Iraq sono i Wahhabion

Teheran – L'Iran ha accusato i Wahhabion di essere i responsabili degli attentati di Karbala, Najaf e Kazemin, dove hanno perso la vita più di 250 Sciiti.

Mercoledì Hashemi Rafsanjani, ex capo dei Pasdaran e attualmente Vice Capo del Consiglio per la determinazione delle scelte, ha scritto sul sito internet "Baztab" (di Mohsen Rezaii) che "gli sciiti stavolta non resteranno in silenzio e la reazione a tali atti terroristici sarà violenta e immediata".

Per 10 anni gli Sciiti non hanno mai reagito nonostante gli innumerevoli atti terroristici compiuti nei loro confronti dai Wahhabion, i seguaci della religione ufficiale dell'Arabia Saudita, del Pakistan e dell'Afghanistan.

Mercoledì, 03 Marzo 2004 - 19:39
Iran: Il governo vieta gli spostamenti verso l'Iraq

Teheran – Il Consiglio Superiore per la Sicurezza Nazionale ha vietato temporaneamente gli spostamenti degli iraniani verso l'Iraq.

Tale decisione è stata presa dopo gli atroci attentati terroristici avvenuti nella città di Karbala e Kazemin nei giorni scorsi.

Il Segretario del Consiglio Superiore per la Sicurezza Nazionale, Hasan Rohani ha ribadito che nessuno ha il permesso di partire per Iraq e l'esercito ha l'ordine di impedire il passaggio del confine.

Lunedì e martedì, nel corso della cerimonia religiosa sciita dell'Ashura, a Karbala e Kazemin sono state uccise più di 250 persone: quasi la metà erano di nazionalità iraniana.

Le autorità iraniane sospettano che dietro gli attentati ci sia la firma di Al Qaida, poiché i seguaci di Bin Laden (che credono nella religione del Wahhabion) non considerano gli Sciiti come dei musulmani.

Iran: Scontri a Teheran

Teheran - Martedì sera, in concomitanza con il giorno dell'Ashura, la Piazza Mohseni di Teheran è stata sede degli scontri fra giovani e polizia, e, nonostante il lancio di sassi e petardi, non ci sono stati feriti.

Verso le 23 soldati e poliziotti hanno tentato di disperdere i giovani che si erano radunati nella piazza per la celebrazione dell'Ashura, cerimonia di lutto in ricordo dell'uccisione dell’Imam Hosein.

Alcuni protestanti sono stati arrestati e gli scontri si sono conclusi alle 2 del mattino.

Ieri sera altri scontri sono stati registrati nella zona Rajaaii Shahr della città di Karaj e a Khvaaf, città situata a 250 chilometri a sud di Mashhad.

Martedì, 02 Marzo 2004 - 15:47
Iran - Scontri fra giovani e polizia

Teheran – Lunedì scorso Baneh, una delle città più grandi del Kurdistan dell'Iran, è stata il centro di duri scontri tra giovani e polizia, in cui decine di persone sono rimaste ferite.

Gli scontri, iniziati verso mezzogiorno nel centro della città e terminati alle 18, sono stati provocati dall’uccisione di un giovane curdo da parte della polizia.

In segno di protesta sono stati presi d’assalto alcuni palazzi governativi e molte auto della polizia, intervenute per sedare la protesta, sono state incendiate.

Per tutto il pomeriggio i giovani hanno gridato per le strade di Baneh slogan di protesta contro il governo.

Nell’ultimo periodo anche altre città del Kurdistan, tra cui Marivan, Mahabad e Sanandaj sono state protagoniste degli scontri fra i cittadini e i poliziotti.

Iran: Il parlamento approva il budget in soli 6 giorni

Teheran - Per prima volta nella storia dell'Iran, il parlamento riformista ha approvato il budget del prossimo anno (nuovo anno iraniano inizia dal 20 marzo) solo nel giro di 6 giorni, una cosa senza precedenti.

In precedente i parlamentari in genere discutevano circa due mesi per approvare il budget.

Più di 80 deputati hanno chiesto le dimissioni dal parlamento, contestando le elezioni per il nuovo parlamento, perché la loro candidatura nelle elezioni era stata respinta dai conservatori.

Secondo la costituzione iraniana, le richieste di dimissioni dei deputati devono essere discusse nel parlamento, per questo motivo i deputati hanno approvato subito il nuovo budget per entrare nella discussione delle dimissioni.

Nel nuovo budget si è previsto una crescita economica pari al 7/3 percento. Una crescita non reale che è stata prevista in base alla vendita di petrolio per il prossimo anno pari al 27 miliardi di dollari.

Tale crescita economica è stata prevista anche dalla vendita dei telefonini, costruzione, beni di consumo e l'agricoltura.

Nel budget anche sono previste 3000 miliardi di rials dalla vendita di servizio di leva, cioè i giovani che non vogliono fare la leva, nel prossimo anno pagando 30 milioni di rials, si libereranno dal due anni di leva.

Iran: Ogni mese sono 450 persone vittime di droga a Teheran

Teheran - Secondo la polizia di Teheran, ogni mese circa 450 persone sono le vittime di droga a Teheran, capitale dell'Iran.

Secondo una comunicazione di polizia di Teheran, nell'ultimo mese dell'inverno ogni notte sono state trovate mediamente 15 cadaveri di tossicodipendenti che dormivano per strada.

Sindaco la comunicazione della polizia di Teheran, il comune ha costruito dei dormitoii per i tossicodipendenti.

Dopo la rivoluzione islamica in Iran, la droga ha avuto un effetto devastante.

Secondo le cifre ufficiali ci sono più di 3 milioni di tossicodipendenti in Iran, ma le cifre non ufficiali parlano di più di 10 milioni che usano la droga soprattutto oppio come un mezzo di divertimento.

Prima della rivoluzione in Iran, nonostante che la coltivazione dell'oppio non era vietata, il numero dei tossicodipendenti era 100 mila persone. Dopo la rivoluzione, la coltivazione dell'oppio e la produzione e la distribuzione delle bevande alcoliche sono state vietate.

Attualmente la droga viene trafficato dall'Afghanistan in Iran.

Lunedì, 01 Marzo 2004 - 15:36
Iran: uccisi tre ufficiali di polizia iraniana nel confine con Afghanistan

Teheran - Sono stati uccisi tre ufficiali della polizia iraniana di alto grado (colonnello) nei confini con l'Afghanistan.

La polizia iraniana in una comunicazione ha annunciato l'uccisione di tre ufficiali senza specificare il motivo.

Secondo la comunicazione, altri due ufficiali sono stati feriti durante una sparatoria.

Gli ufficiali sono stati uccisi nei pressi alla città di Saravan nella regione di Sistan, la zona che sono attivi i trafficanti di droga.

In questa zona ultimamente sono stati ostaggi anche i tre turisti stranieri, due tedeschi e un irlandese.

Secondo le fonti non ufficiali, gli ufficiali della polizia iraniana sono stati uccisi durante uno scontro con trafficanti di droga.

Dalla rivoluzione islamica in Iran (1979), sono stati uccisi più di 3500 poliziotti nella regione di Sistan durante gli scontri con trafficanti di droga.

Nella zona di Sistan sono attivi anche i seguaci di Alghaede, diretto da Bin Ladan.

Iran: Il portavoce di governo riformista chiamato in tribunale

Teheran - Il portavoce del governo iraniano "Abdolla Ramezan Zadeh" è stato convocato dal "Tribunale speciale per gli impiegati" di Teheran con l'accusa di "istigazione dell'opinione pubblica".

"Ramezan Zadeh" è uno degli uomini vicino al presidente riformista Mohammad Khatami. Questa è la seconda volta nell'anno in corso (1382 - anno iraniano ndr) che lui viene convocato da un tribunale.

"Abdolla Ramezan Zadeh" durante la campagna elettorale per il rinnovo del parlamento aveva spesso criticato duramente i conservatori e il consiglio dei guardiani per il modo che usavano per scegliere i candidati.

Ramezanzadeh dovrà rispondere alle accuse il mercoledì prossimo.

Iran-Iraq: Un milione di iraniani in pellegrinaggio verso l’Iraq

Teheran – Fonti ufficiali iraniane hanno dichiarato che negli ultimi giorni circa di due milioni di iraniani sono partiti in pellegrinaggio verso l'Iraq.

Dal punto di vista religioso, il Sud dell’Iraq è ormai diventato la nuova Mecca dei musulmani Sciiti provenienti dall’Iran.

Solo nel sabato scorso sono partiti più di 100.000 iraniani da Meheran, una delle 4 città confinanti con l’Iraq. In totale sono circa 2 milioni gli iraniani giunti negli ultimi giorni a Karbala, Città Santa sciita e questo massiccio afflusso di persone ha costretto la polizia iraniana a evitare i controlli dei passaporti nei territori di confine.

In concomitanza con Tasooa e Ashoora (lunedì e martedì), giornate in cui gli Sciiti iraniani celebrano l'anniversario del martirio del terzo Imam Hosein, nipote del Profeta Maometto e figlio di Alì (il primo Imam degli Sciiti), saranno migliaia gli iraniani che arriveranno in pellegrinaggio a Karbala.

Secondo la tradizione sciita, l’Imam Hosein fu ucciso nel 680 d.C assieme ai suoi seguaci e ai suoi parenti nel corso di una sanguinosa guerra per la conquista del potere. Proprio Hosein sarebbe dovuto diventare il successore del profeta Mohammad ed è questa la principale credenza religiosa che separa gli Sciiti dal resto del mondo islamico.

Durante Muharram, mese del calendario arabo, gli Sciiti iraniani osservano un lungo periodo di lutto per commemorare il martirio dell’Imam Hosein.

Tra le celebrazioni legate a questa commemorazione vi è la "Ta’ziyè", una rappresentazione proveniente dalla tradizione culturale persiana che ripercorre i tragici eventi che hanno segnato la storia dell’Iran.

Per la prima volta anche in Occidente, precisamente in Italia, il noto regista iraniano Abbas Kiarostami ha rappresentato il Ta’ziyé.

Va ricordato che nel corso della sua dittatura, Saddam Hussein aveva vietato agli Sciiti di celebrare il ricordo del martirio dell’Imam Hosein.



 

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