Teheran – Gli abitanti di Bam chiedono un urgente intervento del governo per la ricostruzione della città.
La richiesta è stata avanzata con un comunicato dell'ufficio dell'Imam Jomueh di Bam (Imam della preghiera del venerdì) a nome del popolo.
Nel comunicato è stato chiesto che vengano rapidamente ricostruite le case, che vengano concessi prestiti alla popolazione e che gli aiuti siano distribuiti in una maniera più organizzata.
Gli abitanti di Bam hanno inoltre chiesto alle autorità iraniane che vengano pubblicate le cifre degli aiuti economici inviati dai Paesi stranieri alla popolazione della città che 70 giorni fa è stata colpita da un terremoto del sesto/settimo grado della scala Richter, e in cui più di 40 mila persone hanno perso la vita.
Gli abitanti della città ieri notte hanno bloccato la strada che da Bam porta a Kerman, protestando contro le autorità iraniane.
La protesta è finita con uno scontro con la polizia, e la gente ha colpito uffici governativi ed alcune postazioni della polizia. Più di 25 persone sono state arrestate.
Teheran – L’Unione Europea aiuterà l'Iran e l'Armenia nella costruzione di un gasdotto che porterà il gas iraniano ai Paesi europei che, per tale motivo, finanzieranno il progetto.
L’inviato della Commissione Europea, Faos Bensar, ha dichiarato che il gas potrà arriverà in Europa passando dall’Armenia attraverso il Mar Nero o la Turchia, ma il progetto deve ancora essere esaminato.
Il Primo Ministro dell’Armenia Andra Nik Makarian ha oggi dichiarato che le trattative tra Iran e Armenia per la costruzione del gasdotto sono terminate. Restano invece da concludere i negoziati con le società russe, affinché collaborino al progetto.
Secondo Makarian la costruzione del gasdotto inizierà prima della fine di quest'anno
L'Iran dopo la Russia ha la seconda riserva mondiale di gas e da molti anni sta negoziando con diversi paesi europei, soprattutto l’ Italia, per la vendita del suo gas.
Teheran - I fondamentalisti venerdì pomeriggio, dopo la preghiera in Karaj hanno colpito la sede della rivista: la protesta è nata perché la rivista recentemente ha pubblicato un articolo riguardante il commercio delle donne in Iran.
In effetti, negli ultimi dieci mesi pare che siano più di 2 mila le ragazze scappate di casa e poi adescate da gruppi mafiosi. Tali organizzazioni criminali provvedono poi a vendere le ragazze ai Paesi arabi come prostitute.
I fondamentalisti hanno dichiarato che l'articolo era offensivo nei confronti delle mogli delle vittime della guerra tra Iran e Iraq.
Il potere giudiziario, nelle mani dei conservatori, negli ultimi anni ha chiuso circa 100 quotidiani e riviste.