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Domenica, 25 Aprile 2004 - 18:24
Manifestazione delle donne iraniane contro la bigamia

Teheran – Attraverso un comunicato stampa alcune associazioni femministe, alcune giornaliste e attiviste iraniane hanno annunciato che mercoledì prossimo verrà indetta una manifestazione per protestare contro la programmazione anti-femminista della televisione governativa.

La manifestazione si svolgerà a Teheran presso l'associazione dei giornalisti, e avrà lo scopo di condannare i programmi della radio e della tv iraniana che offendono le donne e propagano le tradizioni patriarcali.

Il comunicato stampa invita tutte le donne a partecipare nella manifestazione per difendere i propri diritti e sottolinea che "purtroppo la maggior parte dei serial televisivi non solo è privo di contenuto, ma cerca anche di riproporre al pubblico il ruolo tradizionale della donna evitando di dare un'immagine reale della attuale condizione della donna nella società iraniana".

Il 20 marzo di quest'anno, in concomitanza con la festività del capodanno iraniano, la televisione governativa ha trasmesso alcune puntate della fiction "Un'altra signora", in cui una giornalista sceglieva una seconda moglie per suo marito: scopo dell'emittente televisiva era convincere il pubblico riguardo alla legalità della bigamia (che è consentita dalle regole islamiche).

Il comunicato stampa ha inoltre ribadito che oggi le donne iraniane sono molto più consapevoli dei loro diritti rispetto al passato e per questo motivo non sono disposte a trasformarsi in telespettatrici passive che accettano l'oltraggioso programmazione della tv iraniana.

Secondo la costituzione iraniana, il presidente della Radio e la Tv iraniana viene incaricato direttamente dalla guida spirituale. La costituzione non prevede che esistano reti televisivi o radio private.

La radio e la televisione iraniana attualmente sono sotto il controllo dei conservatori.

Sabato, 24 Aprile 2004 - 18:21
Aumento senza precedenti negli scambi commerciali fra Iran e UE

Teheran – Gli scambi commerciali tra l'Iran e l'Unione Europea sono giunti ad un livello senza precedenti.

Secondo i dati forniti da Eurostat, nel 2003 gli scambi commerciali tra i due paesi hanno raggiunto la cifra di 16,7 miliardi di euro.

L'Iran ha importato prodotti dai paesi dell'Ue per una cifra pari a 9,8 miliardi e il livello è aumentato del 22,5% rispetto all'anno precedente.

Verso l'Unione Europea, l'Iran ha esportato merci per un valore pari a 6,9 miliardi di euro, facendo registrare un aumento del 23% rispetto al 2002. Ciò è stato possibile grazie all'incremento del prezzo del petrolio, che ha provocato un aumento della rendita dell'Iran pari a 1,3 miliardi di euro.

In base a questi dati, dopo l'Arabia Saudita e Israele l'Iran è il terzo partner commerciale dell'Ue nel Medio Oriente.

Ai primi posti della lista dei paesi europei che effettuano scambi commerciali con l'Iran vi sono la Germania con 2,7 miliardi d'euro, la Francia con 2,1 miliardi e l'Italia con 2 miliardi di euro.

Sabato, 17 Aprile 2004 - 10:45
Iran-Italia: Il ministro degli esteri iraniano domani in Italia

Teheran - Kamal Kharrazi, il ministro degli Affari Esteri iraniano domenica e lunedì sarà in Italia per una visita di due giorni.

Kharrazi in questo viaggio incontrerà Silvio Berlusconi il Presidente del Consiglio italiano ed il suo omologo Franco Frattini.

In questo viaggio due parti discuteranno sulla continuazione del dialogo avviato con l'Italia sugli sviluppi in Iraq.

Il viaggio è stato annunciato mentre si trova a Teheran il consigliere diplomatico di Palazzo Chigi, Gianni Castellaneta, inviato speciale del presidente Berlusconi in missione nell'area per cercare di trovare i canali che possano portare alla liberazione di 3 ostaggi italiani in Iraq.

Castellaneta ha affermato che il Presidente del Consiglio Berlusconi ha intenzione di "approfondire il rapporto con l'Iran, sopratutto per fronteggiare il terrorismo internazionale".

L'inviato speciale del Presidente del Consiglio, in visita lampo a Teheran, ha espresso la solidarietà dell'Italia per le vittime iraniane del terrorismo in Iraq.

Castellaneta ha aggiunto che l'Italia apprezza il ruolo svolto da Teheran ai fini di stabilizzazione della regione.

Sit-in generale degli insegnanti in Iran

Teheran – Dopo il sit-in organizzato nel marzo scorso, gli insegnanti iraniani hanno annunciato un nuovo sit-in generale che si terrà nel prossimo maggio.

Nel corso dell'ultimo sit-in gli insegnanti hanno bloccato l'attività didattica e la maggior parte delle scuole sono rimaste chiuse.

Ali Hashemi, Segretario dell'ente degli insegnanti, ha annunciato che il sit-in si terrà il 2 e 3 maggio, in concomitanza con la settimana che in Iran viene dedicata agli insegnanti.

Hashemi ha inoltre aggiunto che se le loro richieste non saranno soddisfatte dal governo, verrà indetto un altro sit-in nella settimana successiva.

Secondo dati ufficiali, gli insegnanti iraniani sono la categoria di lavoratori che hanno lo stipendio più basso e il numero degli studenti supera i 18 milioni.

La costituzione iraniana non prevede però il diritto di sciopero.

Venerdì, 16 Aprile 2004 - 17:27
L'Iran non intende mediare tra gli Usa e Sadr

Teheran – "Come si può mediare tra il popolo e le forze occupanti?" ha domandato il Ministro degli Affari Esteri iraniano, Kamal Karrazi, annunciando che il suo paese non intende fare da mediatore tra gli Usa e Moqtada Sadr.

"Uscire dall'Iraq è una richiesta legittima del popolo e lasciare il più velocemente possibile il potere agli iracheni è la soluzione migliore", ha dichiarato Karrazi, che ha poi affermato che l'Iran non può rimanere indifferente riguardo quanto sta succedendo in Iraq.

Nel ricordare che il viaggio della delegazione iraniana in Iraq non aveva intenti mediatori, il Ministro degli Affari Esteri ha ricordato che l'obiettivo di questa missione era di discutere con i responsabili iracheni e i capi religiosi.

Recentemente i mass media hanno annunciato che gli Usa hanno chiesto all'Iran di intervenire affinché cessino le tensioni in Iraq. Pare che gli Stati Uniti abbiano chiesto al governo iraniano di dialogare con Sadr, il capo religioso di un gruppo sciita in guerra contro con gli americani in diverse città irachene.

Moqtada Sadre: Non negoziamo con gli americani

Teheran – "Non negozieremo e non parleremo con gli americani perchè sarebbe inutile", ha dichiarato il capo religioso degli sciiti in Iraq, Moqtada Sadr, durante la preghiera del venerdì nella città di Najaf.

Parlando con alcuni pellegrini, Sadr ha aggiunto che "non permetteremo che gli americani entrino nella città santa di Najaf."

Le forze americane da tempo circondano Najaf, ma per ora non sono mai entrate nella città. Gli statunitensi sono però intenzionati ad arrestare o uccidere Sadr.

Una delegazione iraniana sta negoziando con diversi capi religiosi di Najaf per cercare di porre fine alla tensione fra gli Usa e Sadr.

La delegazione ha annunciato che per ora non è stata decisa alcuna data per un incontro con Sadr.

Gheddafi: l'Iraq è diventato la terra di Al Qaida

Teheran – "Dopo la sconfitta di Saddam, Al Qaida ha oltrepassato i confini dell'Iraq", ha dichiarato il leader libico Muammar Gheddafi in un'intervista rilasciata all'agenzia francese France Press (AFP).

Secondo Muammar Gheddafi, la caduta di Saddam Hussein ha incrementato l'attività terroristica e Al Qaida intende portare il terrorismo anche in Iran e Siria.

Gheddafi ha aggiunto che Al Qaida attualmente lotta contro gli americani al fianco degli iracheni, e per questo motivo la presenza dei seguaci di Bin Laden in Iraq è aumentata.

Il leader libico ha inoltre affermato che i terroristi stanno allargando la rete delle loro attività e aprendo al terrorismo nuove frontiere in Iran, Sira e Palestina, minacceranno la sicurezza dell'intero pianeta.

Giovedì, 15 Aprile 2004 - 18:47
Ucciso il diplomatico iraniano a Baghdad

خودروی ديپلمات ايرانی که در بغداد هدف حمله افراد ناشناس قرار گرفت - عکس از ايسنا

Teheran – È stato ucciso oggi Khalil Naimi, diplomatico addetto culturale e ai rapporti con la stampa dell'ambasciata dell'Iran a Baghdad.

Khalil Naimi è stati ucciso mentre usciva con il suo auto dall'ambasciata dell'Iran a Baghdad.

Hamid Reza Asefi il portavoce del Ministero degli esteri di Teheran ha affermato che la missione in Iraq di delegazione iraniana per cercare una soluzione alla crisi del Paese continuerà anche dopo l'uccisione del diplomatico iraniano.

Asefi ha aggiunto che Hossein Sadeqi, direttore del Ministero per la regione del Golfo Persico, e i quattro altri membri della delegazione «rimarranno in Iraq fino a quando avranno compiuto la loro missione».

Il portavoce del Ministero degli Affari Esteri dell'Iran ha però chiesto alle autorità del Consiglio di governo iracheno di «garantire la sicurezza dell'ambasciata a Baghdad, oltre che di Sadeqi e degli altri membri della delegazione».

La delegazione diplomatica iraniana è in Iraq da ieri per cercare di contribuire a riportare la calma soprattutto nelle regioni sciite, dopo la rivolta delle milizie di Moqtada Sadr.

Asefi ha aggiunto che l'obiettivo dell'Iran è quello di aiutare tutti gli iracheni, senza distinzione di religione.

Iran: Il capo della polizia è tra i candidati alla carica di Ministro dell'Interno

Teheran - Secondo alcuni fonti dell'informazione, Bagher Ghali Baf probabilmente sarà il nuovo Ministro degli Interni dell'Iran.

Pare infatti che la decisione sia già stata presa dalle autorità iraniane.

Musavi Lari, attuale Ministro dell'Interno, è uno degli uomini del presidente Khatami con il quale i conservatori non vanno d'accordo.

Entro due mesi il nuovo inizierà la sua attività e poiché sarà presieduto proprio dai conservatori, questi intendono destituire molti dei ministri nominati dal Presidente Mohammad Khatami.

La scorsa settimana alcuni voci davano per certe la notizia delle dimissioni di Musavi Lari, ma la notizia è stata smentita.

Mercoledì, 14 Aprile 2004 - 22:47
Al Jazira, ucciso uno dei 4 ostaggi italiani in Iraq

Secondo l'emittente qatariota Al Jazira è stato ucciso uno dei quattro ostaggi italiani in Iraq

L'emittente non precisa quale dei quattro ostaggi è stato ucciso.

I rapitori degli ostaggi hanno affermato che uccideranno anche altri ostaggi Italiani.

Altri 3 italiani ancora stanno in ostaggio in Iraq.

Al Jazira ha affermato che ha ricevuto una registrazione video con l'immagine dell'ostaggio ucciso ed un proclama delle "Falangi di Maometto".

Iran: Tratta di ragazze iraniane nei paesi arabi

Traffico delle ragazze iraniane


Teheran – Le bande di malviventi hanno intensificato la tratta di ragazze nei paesi arabi.

La notizia è stata diffusa dal sito di lingua araba "Albavabeh", che ha inoltre pubblicato alcune foto che testimoniano le modalità attraverso cui le ragazze vengono trasportate e vendute.

La maggior parte delle ragazze provengono dall'Iran e dai paesi dell'ex Unione Sovietica.

Secondo la notizia, le giovani ragazze vengono trasportate nascoste all'interno di autovetture e poi vendute a ricchi uomini dei paesi arabi o utilizzate per il mercato della prostituzione.

Arrestati due seguaci di Bin Laden in Iran

Teheran - Sono stati arrestati giovedì scorso due seguaci di Bin Laden, probabilmente capi del gruppo dei seguaci di Al Qaida in Iran.

La notizia è stata annunciata oggi dal sito Internet "Baztab", vicino agli ambienti dei conservatori iraniani.

Secondo la notizia, i due uomini stavano preparando un attacco suicida da attuare durante la preghiera del venerdì a Teheran.

Durante i primi interrogatori, i due hanno confessato di appartenere al gruppo Al Qaida e non hanno negato la loro intenzione di organizzare un attentato suicida. Il sito non fornisce però altre informazioni sui due uomini arrestati.

La notizia non è stata ancora confermata dalle fonti ufficiali.

Arrestati in Iran alcuni terroristi legati ad Al Qaida

Teheran – In diverse regioni dell'Iran sono stati arrestati alcuni terroristi legati al gruppo di Al Qaida.

Secondo un comunicato stampa diramato dal Ministero dell'Informazione dell'Iran, questi terroristi oltre ad essere i responsabili dell'esplosione del mese scorso di una bomba nella città di Zahedan, sono anche i colpevoli del sequestro di due turisti tedeschi e di un irlandese avvenuto l'anno scorso in Iran.

Il comunicato non ha però dichiarato quante persone sono state arrestate.

Secondo il comunicato del Ministero dell'Informazione, i terroristi sono stati arrestati in diverse regioni dell'Iran.

Secondo le informazioni dei mass media iraniani le persone arrestate avevano intenzione di far esplodere alcune bombe a Teheran e Qom, ma il Ministero dell'Informazione iraniano ha smentito la possibilità di attentati in queste città.

Lunedì, 12 Aprile 2004 - 17:04
Iran: Premiato il giudice che ha chiuso decine di giornali

Saeed Mortazavi


Teheran – È stato premiato il giudice Sauid Mortasavi, che nei negli ultimi sei anni ha chiuso circa 100 giornali, quotidiani, riviste e mensili riformisti in Iran.

Sauid Mortazavi è stato premiato come miglior direttore dal conservatore Hashemi Shahrodi, il capo del potere giudiziario dell'Iran.

Shahroodi ha consegnato il premio a Mortazavi per "i suoi sforzi per lo sviluppo della giustizia".

Mortazavi nell'ambiente giornalistico iraniano è conosciuto con il soprannome di "Boia dei giornali".

Mortazavi è inoltre considerato come il responsabile dell'uccisione della giornalista canadese-iraniana Zahra Kazemi, assassinata l'anno scorso in un carcere iraniano.

Accordo fra Usa e Moqtada Sadr per Iraq

Teheran – Fonti irachene e iraniane hanno rivelato che le autorità americane presenti in Iraq sono giunte ad un accordo con Moqtada Sadr, il capo religioso del gruppo sciita Almahdi, affinché cessino le guerriglie urbane che stanno sconvolgendo le città irachene.

Secondo tale accordo il gruppo di Sadr lascerà tutti i palazzi pubblici e cesserà gli scontri.

Gli Stati Uniti si sono impegnati a non arresterà Sadr, a cui sarà concesso il tempo necessario per trovare un avvocato e il suo processo inizierà solo quando il potere dell'Iraq sarà lasciato in mano al popolo iracheno.

La mediazione fra Sadr e Usa è stata svolta dal Consiglio Superiore Sciita dell'Iraq.

Sadr probabilmente con un appello pubblico comunicherà il "cessate il fuoco" e confermerà il normale corso del processo per l'uccisione di Khoii.

Sabato, 10 Aprile 2004 - 16:52
Un'autostrada per l'Iran e altri 21 paesi dell'Asia

Teheran - Ventidue paesi dell'Asia saranno collegati tramite l'Iran ai Paesi europei tramite un'autostrada lunga 140 mila chilometri, che partirà da Tokio (Giappone) e arriverà fino ad ovest della Russia.

Lo ha annunciato oggi Kim Hak Su [Executive Secretary of the Economic and Social Commission for Asia and the Pacific (ESCAP)].

Kim Hak Su ha inoltre annunciato che dei 32 paesi che dovevano rientrare in tale progetto, solo 22 hanno confermato la propria adesione e prossimamente questi Paesi firmeranno l'accordo.

L'autostrada si chiamerà "Asia Uno", partirà da Tokio, passerà nel Sud della Cina, in Indonesia, collegherà i confini della Russia e della Finlandia e terminerà ad Istanbul, in Turchia.

L'autostrada collegherà diversi Paesi dell'Asia, tra cui la Corea del Nord e del Sud, la Cina, il Vietnam, la Cambogia, la Tailandia, Myanmar, l'India, il Pakistan, l'Afghanistan , l'Iran e l'Armenia.

L'Inghilterra ha chiesto dall'Iran di collaborare in Iraq

Traffico delle ragazze iraniane

Teheran - Il Ministro degli Affari Esteri di Londra, Jack Straw, in un colloquio telefonico con il suo collega iraniano Kamal Kharrazi ha espresso la sua preoccupazione riguardo le tensioni in Iraq e ha chiesto di poter collaborare alla loro cessazione.

Gli Stati Uniti sostengono che l'Iran abbia un qualche ruolo nelle ultime tensioni registrare nei territori iracheni.

I due ministri si sono confrontati anche riguardo la questione nucleare dell'Iran e Jack Straw ha chiesto a Kharrazi la massima collaborazione con l'Agenzia Atomica.

Nel confermare la piena collaborazione dell’Iran con l'Agenzia, Kharrazi ha ribadito che l'Iran e l'Agenzia sono giunti ad un accordo in base al quale saranno applicate le regole dell'Agenzia secondo scadenze predefinite.

Kharrazi ha inoltre criticato il comportamento degli americani nei territori iracheni ed ha ribadito che gli Usa devono ritirare le proprie truppe dall’Iraq.

Mercoledì, 07 Aprile 2004 - 15:00
L'accordo importante fra Iran e Russia per la costruzione di una linea ferroviaria

Teheran – L'Iran e la Russia hanno firmato un importante accordo di joint venture per la costruzione di alcune linee ferroviarie che collegheranno i due paesi.

La notizia è stata annunciata oggi dal Ministro per i Trasporti dell'Iran Ahmad Khoram dopo un incontro con Gonadi Fadiov, il Presidente delle ferrovie della Russia.

La costruzione dei collegamenti ferroviari interesserà le città di Rasht, Ghazvin e Astara, situate nel nord dell'Iran vicino al mar Caspio, e alcune città russe fino alla confine con l'Azerbaigian.

In questo momento il trasporto delle merci fra l'Iran e la Russia passa attraverso lo Stretto di Suez, nel Mar Rosso.

In base a quest'accordo la Russia costruirà la sua ferrovia fino alla confine fra l'Iran e l'Azerbaigian.

Cina, Iran e Usa sono i primi nel mondo per numero di condannati a morte

Londra – Secondo Amnesty International, nel 2003 la Cina, l'Iran e gli Usa sono stati primi paesi del mondo per quanto riguarda il numero di condannati a morte.

Secondo questi dati, nel 2003 sono state 1.146 le esecuzioni capitali in 28 paesi del mondo.

Secondo il rapporto di Amnesty International, l'84% delle esecuzioni sono avvenute in solo 4 paesi.

I dati ufficiali registrano che nel 2003 in Cina sono state eseguite 726 condanne di pena di morte, ma le fonti non ufficiali affermano che il numero delle esecuzioni del paese asiatico è nettamente superiore.

Dopo la Cina, l'Iran è il secondo Paese del mondo dove si sono registrate il maggior numero di esecuzioni: 108.

Seguono gli Stati Uniti, il Vietnam e l'Arabia Saudita rispettivamente con 65, 64 e 50 esecuzioni.

Secondo tali dati nel 2003 in Cina e in Usa sono stati giustiziati anche due minorenni e in totale negli Stati Uniti dal 1990 circa 19 giovani di età inferiore ai 18 anni sono stati condannati alla pena capitale e uccisi

Amnesty International ha rivelato che fino al 2003 più di 77 paesi nel mondo hanno cancellato la pena di morte dalle loro costituzioni.

Cina, Iran e Usa sono i primi nel mondo per numero di condannati a morte

Londra – Secondo Amnesty International, nel 2003 la Cina, l'Iran e gli Usa sono stati primi paesi del mondo per quanto riguarda il numero di condannati a morte.

Secondo questi dati, nel 2003 sono state 1.146 le esecuzioni capitali in 28 paesi del mondo.

Secondo il rapporto di Amnesty International, l'84% delle esecuzioni sono avvenute in solo 4 paesi.

I dati ufficiali registrano che nel 2003 in Cina sono state eseguite 726 condanne di pena di morte, ma le fonti non ufficiali affermano che il numero delle esecuzioni del paese asiatico è nettamente superiore.

Dopo la Cina, l'Iran è il secondo Paese del mondo dove si sono registrate il maggior numero di esecuzioni: 108.

Seguono gli Stati Uniti, il Vietnam e l'Arabia Saudita rispettivamente con 65, 64 e 50 esecuzioni.

Secondo tali dati nel 2003 in Cina e in Usa sono stati giustiziati anche due minorenni e in totale negli Stati Uniti dal 1990 circa 19 giovani di età inferiore ai 18 anni sono stati condannati alla pena capitale e uccisi

Amnesty International ha rivelato che fino al 2003 più di 77 paesi nel mondo hanno cancellato la pena di morte dalle loro costituzioni.

L'Iran è il ventottesimo importatore del mondo

Teheran – L'Iran nel 2003 ha importato merci per un valore pari a 28 miliardi di dollari e ne ha esportate per un valori pari a 34 miliardi di dollari: questo è quanto emerge dai dati di WTO (World Trade Organization).

Se si considerino i 15 Paesi appartenenti all'Unione Europea come un complesso, allora l'Iran risulta essere il ventottesimo importatore e ventinovesimo esportatore nel mondo.

Nel suddetto periodo la crescita del valore delle esportazioni dell'Iran è stata provocata dall'aumento del prezzo del petrolio.

Secondo questo rapporto nel 2003 il tasso della crescita della produzione mondiale è stato pari al 2,5%e quella delle esportazioni è stata del 4,5%.

Sempre in basi a questi dati, nel 2003 il settore delle importazioni iraniano si è attestato sullo 0,6% e quello delle esportazioni mondiali sullo 0,5%.

L'alto tasso dei consumi e delle importazioni degli Stati Uniti e dell'Asia sono stati il motore dell’economia mondiale.

La Cina ha registrato la più alta crescita nelle esportazioni a livello mondiale, con un incremento del 35%, mentre le importazioni hanno registrato la media più alta nella classifica mondiale (40%).

Nella classifica mondiale degli esportatori di beni ai primi posti figurano rispettivamente la Germania, gli Usa, il Giappone, la Cina e la Francia.

Martedì, 06 Aprile 2004 - 14:52
L'Iran non è contento dei curdi Iracheni

Teheran – L'incontro fra una delegazione di curdi iraniani con una delegazione di curdi iracheni ha infastidito Teheran.

Una delegazione di parlamentari iraniani doveva partire nei prossimi giorni alla volta del Kurdistan iraniano, ma il viaggio è stato cancellato dalle autorità del paese a causa di un precedente incontro tra alcuni rappresentanti iraniani del partito democratico del Kurdistan e un gruppo di curdi iracheni.

Il quotidiano Alriaz dell'Arabia Saudita, oggi ha scritto che l'autonomia del Kurdistan dell'Iraq, prevista dalla costituzione irachena, crea dei problemi anche nel Kurdistan iraniano.

Circa un mese fa, l'approvazione della costituzione irachena era stata motivo di giogaia tra i curdi che vivono in Iran, ma i festeggiamenti nelle città curde dell'Iran dopo alcuni giorni si sono trasformati in una dura manifestazione di protesta contro il governo centrale di Teheran.

Sarà espulso l'incaricato degli affari dell'Iran in Iraq

Teheran - Secondo alcuni siti Internet iraniani molto attendibili, presto le autorità statunitensi presenti in Iraq espelleranno Hasan Kazemi Ghomi, l'Incaricato degli Affari dell'Iran in Iraq.

Le autorità americane sospettano che Kazemi abbia avuto un qualche ruolo nelle ultime tensioni irachene.

Secondo le informazioni trovate online, le autorità americane hanno già preso una decisione riguardo l'espulsione di Kazemi, ma lo annunceranno solo nei prossimi giorni.

Seconda le autorità americane ed irachene, l'Iran appoggia il gruppo di Moqtada Sadr.

Moqtada Sadr è il leader di un gruppo religioso presente in Iraq e ultimamente ha annunciato che appoggerà i gruppi libanesi di Hizboallah e palestinesi di Hamas.

Kazemi in precedenza era stato un attivista nel Libano.

ElBaradei: Iran e Usa devono parlare direttamente

Teheran - Mohamed ElBaradei, capo dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica con sede a Vienna (IAEA), ha dichiarato che desidererebbe che l'Iran e gli Stati Uniti cominciassero presto a discutere direttamente.

ElBaradei ha espresso questa speranza poco dopo il suo arrivo nella mattina di martedì a Teheran. Il capo dell'IAEA discuterà con le alte autorità iraniane sul programma nucleare del paese.

"Anche se non porto un messaggio da parte del Presidente (Giorgio W.) Bush per l'Iran, è auspico che gli iraniani e gli americani presto intavolino discussioni faccia a faccia", ha risposto ElBaradei a chi gli ha domandato se fosse portavoce di un messaggio di Bush all'Iran.

Durante la sua breve visita, ElBaradei incontrerà il Presidente iraniano Mohammad Khatami, il Segretario del Consiglio di Sicurezza Nazionale Hassan Rohani e il Vice presidente e Presidente dell'Organizzazione per l'Energia Nucleare Gholam Reza Aghazadeh.

Gli Stati Uniti hanno più volte accusato l'Iran di nascondere la costruzione delle bombe atomiche sotto l’egida delle attività nucleari. Bush tempo fa ha inoltre tacciato l'Iran di essere parte di un "asse del male".

El Baradei a Tehran

Teheran – Il Direttore Generale dell'Agenzia Internazionale per l'energia atomica, Mohamad El Baradei, il prossimo 6 aprile si recherà in visita a Teheran per la terza volta dal febbraio 2003.

Mohammad El Baradei in questo importante viaggio discuterà con le autorità iraniane riguardo al programma nucleare dell'Iran, infatti, entro giugno l'Iran dovrà chiarire all'Agenzia la sua posizione riguardo all'uso dell'energia atomica.

L'Agenzia e gli Stati uniti sostengono che l'Iran non ha dichiarato apertamente quali siano le sue attività atomiche e se il Paese decidesse di non collaborare con l'Agenzia, la questione sarà analizzata dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

In occasione del viaggio a Teheran, El Baradei incontrerà anche alcune autorità iraniane, tra cui il Presidente della Repubblica Mohammad Khatami.

Recentemente la posizione dell'Iran era stata criticata dal Consiglio dei Governatori dell'Agenzia di Vienna per non aver denunciato alcuni elementi del suo programma nucleare scoperti dagli ispettori.

Iran: La costruzione di un nuovo grande carcere a Teheran

Teheran – Avrà una capienza massima di 10 mila persone e si estenderà su un’area di 135 mila metri quadrati.

Il nuovo carcere di Theran è attualmente in costruzione e l'ufficio stampa dell'Organizzazione dei Carceri dell'Iran in un comunicato stampa ha annunciato che tale carcere avrà tre divisioni, ognuna con dimensioni pari a 22 mila metri.

In precedenza, altre fonti avevano annunciato che il carcere avrebbe avuto una capienza massima di 20 mila persone.

Il comunicato di stampa aggiunge che l'Organizzazione dei Carceri intende costruire in 4 regioni dell’Iran anche 4 campi per prigionieri reclusi per crimini concernenti la droga: in questo modo tali prigionieri saranno separati dagli altri carcerati.

Iran: cresce la disoccupazione fra i giovani

Teheran – Ogni anno più di 320 mila laureati non riescono a trovare un impiego in nessun settore governativo.

ll Presidente dell'Ente Nazionale per i Giovani ha dichiarato che entro due anni più della metà dei giovani iraniani non troveranno posto di lavoro.

Ha inoltre aggiunto che, rispetto al passato, il tasso di disoccupazione giovanile sta aumentando soprattutto fra i laureati.

Usa-Iran: Aumentano i controlli al confine tra Iraq e Iran da parte degli americani

Teheran - Secondo fonti ufficiali iraniane, gli Usa stanno schierando più di 20 mila marines presso il confine tra Iraq e Iran.

Gli americani porteranno anche mezzi militari da utilizzare come basi per i missili terra-terra, terra-aria e anche altri mezzi di artiglieria pesante sul posto.

È dal febbraio scorso che gli Stati Uniti stanno posizionando segretamente le truppe del loro esercito nei pressi del confine con l’Iran.

Nel mese scorso 4 militari iraniani sono stati feriti in alcuni scontri con l'esercito americano.

Gli Stati Uniti sostengono che l'Iran ha un ruolo importante nelle tensioni che alimentano gli atti di violenza in Iraq.

Nel mese scorso sono stati fermati molti camion e pullman iraniani che stavano andando in Iraq per il pellegrinaggio.

Lunedì, 05 Aprile 2004 - 23:54
28 mila bambini tolti dalle strade di Teheran

Teheran - Nell’anno 1382 iraniano (21 marzo 2003 – 20 marzo 2004) più di 28 mila bambini sono stati tolti dalle strade di Teheran, capitale dell’Iran, grazie al lavoro dell’organizzazione BEHZISTI (Welfare).

Fra questi 28 mila, c'erano più di 2 mila ragazze e molti di loro sono tornati a casa.

Secondo il portavoce della Commissione Sociale del Sindaco di Teheran il 90% di questi bambini proveniva da altre città iraniane: molti di loro erano scappati di casa e si sono trovati a vivere nelle strade della capitale.

Negli ultimi anni sempre più bambini iraniani fuggono dalle proprie case e secondo i dati ufficiali il fenomeno è in continuo aumento.

Salgono a 12 i deputati convocati dal tribunale di Teheran

Teheran – Salgono a 12 i deputati convocati in tribunale per aver aderito ai sit-in organizzati per protestare contro la settima elezione del parlamento.

Oltre a Behzad Natavi, Vice presidente del parlamento di Teheran, sono stati convocati anche altre 4 deputati: Mohsen Mirdamadi, Presidente della Commissione per la Sicurezza e gli Affari Esteri di parlamento, Jamile Kadivar, deputata di Teheran, Jalile Sazegara, deputato della città di Shiraz, e Jafar Kambuzian, deputato della città di Zahedan.

Circa un mese fa erano stati chiamati in tribunale anche altri deputati, tra cui Mohammad Reza Khatami, il secondo Vice presidente del parlamento e fratello del presidente Khatami.

Gli esperti sostengono che prossimamente saranno convocati in Tribunale altri deputati.



 

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