WASHINGTON - I cinque paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu (Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Russia e Cina), più la Germania, riuniti ieri in serata a Mosca per discutere del controverso programma nucleare iraniano, non hanno raggiunto un accordo sui passi da compiere. Lo ha annunciato a Washington il dipartimento di stato Usa.
Il portavoce Tom Casey ha riferito che il sottosegretario di stato americano Nicholas Burns aveva perorato "la necessità di sanzioni" contro Teheran, ma che non era stata presa nessuna decisione e le discussioni continueranno.
Secondo Casey, comunque, i "5+1" si sono trovati d'accordo sul fatto che "l'Iran ha superato i limiti fissati dalla comunità internazionale" e sulla "necessità di trovare i mezzi diplomatici affinché l'Iran rispetti i suoi obblighi internazionali".
SDA-ATS
Roma, 18 apr. (Apcom) - Prodi "deve immediatamente correggere l'apertura di credito data al buio nei confronti di Hamas".
Lo chiede in una nota Fabrizio Cicchitto, vicecoordinatore di Forza Italia. ""Le dichiarazioni rese da Hamas di fronte al gravissimo attentato kamikaze a Tel Aviv e l'aperto sostegno dato ad esso dall'Iran - commenta Cicchitto - sono fatti gravissimi, destinati a conseguenze ancora più gravi ma non sorprendono chi conosce la natura di questo movimento che combina insieme la teorizzazione e la pratica del terrorismo con un'azione 'caritatevole' sul territorio palestinese volta a smontare l'insediamento politico-elettorale di Al Fatah in crisi per la sua crescente corruzione".
"E' evidente - prosegue l'esponente azzurro - che questo contesto richiede una politica estera assai attenta quale quella impostata dal governo Berlusconi in stretto collegamento con Israele ma anche con Abu Mazen e con gli stati arabi moderati. Già su questo delicatissimo punto di politica estera Prodi ha trovato modo di commettere un errore così grave al limite della gaffe per cui deve immediatamente correggere l'apertura di credito data al buio nei confronti di Hamas. Questa esigenza - conclude - vale sia se egli sarà il leader della maggioranza sia se sarà il leader dell'opposizione".
ROMA - Nuovo record assoluto per il petrolio, che ha ormai sfondato quota 72 dollari: a Londra il brent è stato scambiato infatti a 72,04 dollari il barile, 58 centesimi in più rispetto alla chiusura di ieri.
Massimo storico anche a New York, dove il greggio ha toccato i 70,86 dollari, un centesimo oltre il record raggiunto a fine agosto dell'anno scorso.
A pesare sulla corsa ormai inarrestabile del prezzo del greggio sono, secondo gli analisti, diversi fattori: l'escalation di tensioni fra Occidente ed Iran sul programma nucleare intrapreso da Teheran; l'acuirsi delle tensioni in Nigeria; i timori che le scorte statunitensi siano insufficienti a fronteggiare la domanda estiva. Ma naturalmente sullo sfondo resta il dubbio di dinamiche speculative.
L'OPEC
Intanto l'Opec - pur ammettendo un prezzo troppo alto - sembra avere le mani legate: sta già pompando al massimo e non puٍ mettere sul mercato quantità aggiuntive. Il Cartello manterrà con ogni probabilità - ha assicurato il ministro del petrolio del Qatar, Abdullah al-Attiyah - gli attuali livelli per tutto il 2006, cercando cosى di non gonfiare ulteriormente le quotazioni del greggio. "Credo che i prezzi siano oggi troppo alti - ha detto - ma non c'é nulla che possiamo fare. Stiamo già producendo al massimo e, con la domanda a questi livelli, credo che manterremo le attuali condizioni per tutto l'anno".
LE TENSIONI GEOPOLITICHE
Gli analisti puntano il dito soprattutto sulle tensioni geopolitiche in Iran e sull'escalation di violenza in Nigeria per spiegare il caro-greggio. "La situazione iraniana non sta migliorando. Il prodotto interno lordo cinese sta crescendo ad un ritmo del 10% e quindi la domanda di greggio si mantiene elevata", ha spiegato Michael Fitzpatrick, analista della Fimat Usa, sottolineando che le dichiarazioni del presidente iraniano Ahmadinejad continuano ad accrescere i timori che la situazioni in Medio Oriente possa peggiorare. "Ha offerto 50 milioni di dollari ad Hamas", ha aggiunto. Secondo Nauman Barakat, analista della Macquarie, oltre all'Iran ed alla Nigeria, la causa del caro-greggio va cercata anche nell'andamento delle scorte americane, anche per l'entrata in vigore di nuove norme. Il rialzo delle ultime settimane sembra destinato a non rientrare nel breve termine, visto che le tensioni geopolitiche con Teheran non appaiono di facile soluzione. Ad alimentare la corsa è soprattutto il timore che l'Iran, quarto produttore al mondo di greggio, decida di ridurre le proprie esportazioni per sfidare l'Occidente. ansa
Un funzionario delle Guardie della Rivoluzione: «Siamo pronti a colpire obiettivi sensibili americani e britannici»
di FULVIO CALIGIURI TEHERAN — Teheran sta intensificando gli sforzi per ottenere illegalmente tecnologia militare negli Stati Uniti mentre sale la tensione internazionale sul programma nucleare iraniano.
Lo scrive il Washington Post, aggiungendo che vi è preoccupazione per un possibile attacco iraniano contro truppe americane o alleate in Iraq, se gli Stati uniti condurranno un'operazione militare contro impianti nucleari iraniani. Un intero battaglione di volontari pronti ad azioni suicide contro obiettivi americani e britannici è stato intano formato in Iran, ha scritto il «Sunday Times». Funzionari iraniani affermano che i futuri kamikaze addestrati sono 40.000. L'Unità speciale degli aspiranti al martirio fa parte dei reparti d'élite delle Guardie della Rivoluzione. Il mese scorso ha partecipato per la prima volta a una parata militare: i suoi membri indossavano un'uniforme verde oliva con una cintura esplosiva e brandivano in mano un detonatore. «Siamo pronti a colpire obiettivi sensibili americani e britannici se verranno attaccati impianti nucleari iraniani», ha dichiarato in un discorso Hassan Abbasi, capo del Centro dottrinale di Studi strategici delle Guardie della rivoluzione, aggiungendo che 29 obiettivi sono già stati identificati. Alcuni «sono molto vicini» al confine iraniano in Iraq. I volontari che si presentano ai centri di reclutamento devono mostrare il certificato di nascita, dare prova della loro abilità e specificare se intendono immolarsi contro un obiettivo israeliano o uno americano in Iraq. Intanto l'Iran ha ribadito che non sospenderà le sue ricerche per l'arricchimento dell'uranio e ha ammonito i cinque membri permanenti dell'Onu (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia), oltre alla Germania a «non ripetere gli errori del passato», quando si riuniranno oggi a Mosca per decidere come procedere sul dossier iraniano. Il capo negoziatore della Repubblica islamica, Ali Larijani, citato ieri dall'agenzia ufficiale Irna, ha affermato che «uno di questi errori è stata la dichiarazione di Londra» emessa dal gruppo dei cosiddetti «5+1» il 30 gennaio scorso nella quale si annunciava la decisione di riferire il caso per informazione al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Questo organismo ha dato tempo all'Iran fino al 28 aprile per sospendere tutte le attività legate all'arricchimento, compresa la ricerca, ma Teheran ha detto che non accoglierà la richiesta. I «5+1», ha affermato Larijani, dovrebbero «creare un'atmosfera in cui la porta del dialogo costruttivo rimanga aperta», perché l'Iran è «pronto a raggiungere una soluzione saggia attraverso colloqui costruttivi». Il responsabile iraniano, che è a capo del Supremo consiglio per la sicurezza nazionale, ha però ribadito il rifiuto ad accogliere l'invito del Consiglio di Sicurezza per la sospensione delle attività di ricerca: «Perché dovremmo sospenderle? Continueremo le nostre attività con pazienza», ha detto. La stessa affermazione è stata fatta dall'ex presidente Akbar Hashemi Rafsanjani, durante una visita in Kuwait, che come altri Paesi del Golfo è preoccupato per una possibile escalation militare della crisi. «Siamo sicuri - ha detto Rafsanjani - che gli americani non entreranno in un tale impiccio, ma se l'Iran sarà oggetto di un'aggressione (...) allora la guerra avrà le sue conseguenze». Conseguenze, ha aggiunto, che toccherebbero «non solo la Repubblica islamica, ma la regione e tutti». Per ultimo, l'Iran ha annunciato ieri di aver donato 50 milioni di dollari al governo palestinese guidato da Hamas per aiutarlo a far fronte alla grave crisi finanziaria dovuta alla sospensione degli aiuti diretti dell'Unione europea e degli Stati Uniti all'Autorità nazionale palestinese. «Il governo della Repubblica islamica invita tutti i paesi ad aiutare la nazione e il governo palestinesi e rende noto di aver assegnato 50 milioni di dollari agli aiuti destinati al governo e al popolo palestinesi», ha dichiarato il ministro degli esteri Manuchehr Mottaki. E dopo l'Iran anche il Qatar: il governo di Doha ha annunciato lo stanziamento di aiuti per 50 milioni di dollari (identica cifra) destinati al governo palestinese guidato da Hamas, rimasto a corto di finanziamenti dopo il boicottaggio degli Stati Uniti e dell'Unione Europea.
MOSCA (Reuters) - Gli Stati Uniti oggi chiederanno alle altre potenze mondiali di prendere in considerazione quelle che definiscono sanzioni mirate contro l'Iran all'avvicinarsi dello scadere dell'ultimatum Onu fissato al 30 aprile sul programma nucleare di Teheran.
I prezzi del greggio hanno raggiunto i 70 dollari al barile, il livello più alto da quasi otto mesi, dal momento che la decisione dell'Iran a perseguire il suo obiettivo fa temere ai mercati che Washington possa adottare provvedimenti militari contro la Repubblica Islamica, tra i principali produttori di petrolio.
Ma ci si aspetta che l'uso della forza venga escluso quando i cinque membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con diritto di veto - Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Cina e Russia - si incontreranno con la Germania.
Russia e Cina si oppongono fermamente alle sanzioni o all'uso della forza. Ad eccezione degli Usa, gli altri membri sono contrari a un'azione militare.
L'Iran ha detto di avere arricchito dell'uranio la settimana scorsa per alimentare i propri impianti, aumentando le tensioni nell'ambito dell'impasse con l'Occidente, che sospetta che Teheran voglia costruire una bomba atomica. L'Iran dice invece che il suo programma ha solo scopi civili.
TEHERAN (Reuters) - Gli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) arriveranno venerdì in Iran per compiere alcune visite ai siti nucleari, fra cui l'impianto di arricchimento dell'uranio a Natanz, ha riferito oggi un alto funzionario del governo iraniano.
Le visite giungono dopo la dichiarazione della scorsa settimana del governo, che ha detto di aver arricchito per la prima volta l'uranio per l'impiego nelle centrali nucleari, alimentando i sospetti occidentali di un programma atomico nascosto.
L'Iran sostiene di volere la tecnologia nucleare per scopi civili per soddisfare la propria domanda in aumento di energia elettrica.
"Discuteremo l'arricchimento dell'uranio al 3,5%", ha detto il funzionario, che non ha voluto rivelare la propria identità.
Il capo dell'Aiea, Mohamed ElBaradei, che è stato in Iran la scorsa settimana, ha detto che gli ispettori dell'agenzia dell'Onu prenderanno dei campioni e faranno rapporto al consiglio dell'Aiea sulla veridicità dell'arricchimento dell'uranio al 3,5%.
"Il vice di ElBaradei e gli ispettori discuteranno le ultime questioni rimaste" ha detto il funzionario iraniano, definendo la visita un momento di routine negli impegni internazionali dell'Iran.
L'agenzia di stampa ufficiale IRNA ha individuato in Olli Heinonen il vice di ElBaradei. Un diplomatico ha detto che la presenza di Heinonen è indicativa del fatto che l'Iran è pronta a fornire alcune informazioni mancanti.
L'Aiea sostiene di non poter dire con certezza se il programma nucleare iraniano sia interamente pacifico, nonostante i tre anni di indagini svolte, non avendo trovato prove dei presunti tentativi di costruire un arsenale atomico.
LE CONTINUE tensioni fra Occidente ed Iran sul programma nucleare intrapreso dal presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad . Ma anche l'acuirsi delle tensioni in Nigeria, così come i timori che le scorte statunitensi siano insufficienti a fronteggiare la domanda estiva.
Questi i tre eventi che hanno fatto da sfondo alla speculazione che ha portato le quotazioni del greggio all’impennata anche sull'altra sponda dell'Oceano, spingendosi a New York sui 70 dollari, quota che non toccavano dallo scorso 31 agosto quando l'uragano Katrina si abbattè sulle coste statunitensi. E, intanto l'Opec sembra avere le mani legate: sta già pompando al massimo e non può mettere sul mercato quantità aggiuntive. Il Cartello manterrà con ogni probabilità - ha assicurato il ministro del petrolio del Qatar, Abdullah al-Attiyah - gli attuali livelli per tutto il 2006, cercando così di non gonfiare ulteriormente le quotazioni del greggio. «Credo che i prezzi siano oggi troppo alti - ha detto - ma non c'è nulla che possiamo fare. Così sale anche il prezzo del pieno di benzina. La verde ieri viaggiava in quasi tutti i distributori italiani oltre 1,3 euro al litro. Con punte di 1,334 in alcuni marchi. E ha registrato un livello che, nei week end pasquali, non aveva mai toccato portandosi in autostrada - considerando i differenziali previsti in alcune stazioni di servizio - oltre quota 1,34 euro al litro. Vale a dire 2.600 vecchie lire che per un pieno si traducono in 6 euro in più rispetto ad un anno fa.
Teheran, 18 apr . (Adnkronos/Ign) - ''L'Iran è sostenitore di una pace regionale e globale ma le forze armate iraniane sono pronte a sacrificarsi per il bene del Paese e a resistere con decisione contro ogni aggressione del nemico''. A dichiararlo a Teheran, in occasione della Giornata delle Forze Armate, è stato il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad.
''L'Iran non è una minaccia per alcuna nazione ma, se costretti, mozzeremo le mani ai nemici e gli faremo rimpiangere la loro aggressione'', ha affermato.
(Adnkronos)
SINGAPORE (Reuters) - Il prezzo del petrolio sul finire della seduta asiatica continua a macinare rialzi, dopo quello consistente di ieri, sulla scia dei timori per possibili attacchi militari contro l'Iran.
Pesa inoltre il perdurare della riduzione dell'offerta da parte della Nigeria . La riduzione di circa un quarto della produzione del Paese, che dura da metà febbraio, viene vista ancora più critica ora, a causa dell'aumento della domanda di benzine che si verificherà in estate negli Usa.
Il futures a maggio sul greggio Usa quota attorno alle ore 7,30 italiane a 70,69 dollari il barile, in rialzo di 29 centesimi dopo aver toccato un massimo di seduta a 70,77 dollari, estendendo il rialzo visto già ieri di oltre un dollaro. Il contratto si avvicina al massimo storico di 77,85 registrato lo scorso agosto in occasione del passaggio dell'uragano Katrina negli Usa.
Il futures a giugno sul Brent quotato a Londra, che diventerà il futures di riferimento da venerdى, è già arrivato a 72,37 dollari il barile e il futures corrente è stamane a 71,87, anch'esso a un massimo storico per il sesto giorno consecutivo, in rialzo di 41 centesimi.
TEHERAN - L'Iran insiste: il paese non ha alcuna intenzione di fermarsi sulla strada dell'incremento delle tecnologie nucleari.
Dopo gli avvertimenti dell'ex presidente Rafsanjani ("Se l'Iran sarà oggetto di un'aggressione, la guerra avrà le sue conseguenze") e le rivelazioni del Washington Post secondo il quale il paese starebbe preparando battaglioni di kamikaze per rispondere a eventuali attacchi, oggi l'ultimo monito arriva dal presidente Mahmoud Ahmadinejad, che avverte: le forze armate dell'Iran "mozzeranno le mani a qualsiasi aggressore".
Il presidente iraniano si è pronunciato in occasione della Giornata delle Forze armate, a pochi giorni dallo scadere dell'ultimatum (28 aprile) con il quale il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha imposto al paese di cessare qualsiasi attività relativa al programma nucleare.
"L'esercito - ha detto Ahmadinejad durente una parata militare a sud di Teheran - deve essere sempre ben equipaggiato e pronto e disporrre della tecnologia più avanzata per rispondere a qualsiasi aggressione. Il potente esercito della Repubblica islamica dell'Iran è al servizio della pace e della sicurezza e non costituisce minaccia per alcuno. Ma di fronte a un nemico - ha precisato - sarà come un meteorite, mozzerà le mani a qualsiasi aggressore e coprirà il nemico di vergogna".
Nel rivendicare per l'Iran il diritto a sviluppare il nucleare a fini civili, dopo avere vantato il successo nel processo di arricchimento dell'uranio a dispetto delle pressioni internazionali, Ahmadinejad ha aggiunto: "Noi vogliamo la pace, la sicurezza e il progresso per tutti i popoli, in particolare per i paesi della regione e per i nostri vicini".
MOSCA (Reuters) - Gli Stati Uniti oggi chiederanno alle altre potenze mondiali di prendere in considerazione quelle che definiscono sanzioni mirate contro l'Iran all'avvicinarsi dello scadere dell'ultimatum Onu fissato al 30 aprile sul programma nucleare di Teheran.
I prezzi del greggio hanno raggiunto i 70 dollari al barile, il livello più alto da quasi otto mesi, dal momento che la decisione dell'Iran a perseguire il suo obiettivo fa temere ai mercati che Washington possa adottare provvedimenti militari contro la Repubblica Islamica, tra i principali produttori di petrolio.
Ma ci si aspetta che l'uso della forza venga escluso quando i cinque membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con diritto di veto - Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Cina e Russia - si incontreranno con la Germania.
Russia e Cina si oppongono fermamente alle sanzioni o all'uso della forza . Ad eccezione degli Usa, gli altri membri sono contrari a un'azione militare.
L'Iran ha detto di avere arricchito dell'uranio la settimana scorsa per alimentare i propri impianti, aumentando le tensioni nell'ambito dell'impasse con l'Occidente, che sospetta che Teheran voglia costruire una bomba atomica. L'Iran dice invece che il suo programma ha solo scopi civili.
(AGI) - Roma, 12 apr. - Per la prima volta il processo di raffinazione sarebbe stato portato a termine grazie a 164 'centrifughe' nel sito di Natanz
(AGI) - Roma, 12 apr. - Per la prima volta il processo di raffinazione sarebbe stato portato a termine grazie a 164 'centrifughe' nel sito di Natanz: l' Iran ha l' uranio arricchito. Il presidente Mahmud Ahmadinejad ha proclamato che l' Iran e' entrato 'nel club dei paesi nucleari' dato che e' riuscito a produrre uranio arricchito oltre la soglia del 3,5 per cento, quanto basta - informa Repubblica - per alimentare le centrali atomiche. L' arricchimento e' avvenuto nella centrale di Natanz, nella zona centrale dell' Iran, e secondo Ahmadinejad Teheran 'continuera' nel suo programma fino alla produzione in massa di uranio arricchito' per scopo pacifici: entro marzo 2007 verranno installate nel sito tremila centrifughe, rispetto alle 164 utilizzate finora. Sul Corriere della Sera, la reazione di preoccupazione della Casa Bianca, che con durezza ha accusato l' Iran di 'muoversi nella direzione sbagliata'. Il capo del Pentagono Donald Rumsfeld ha tuttavia escluso che sia in preparazione un attacco nucleare Usa contro Teheran. Il Sole-24 Ore sottolinea che l' annuncio dell' Iran, assieme alle notizie poco rassicuranti provenienti dalla Nigeria, ha creato nuove tensioni sui mercati e i futures sul greggio Brent a Londra sono saliti fino al massimo storico di 69,70 dollari al barile. A New York il petrolio Wti e' arrivato a 69,45 dollari, record dal 2 settembre scorso, nei giorni dell' uragano Katrina.
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AGI) - Teheran, 12 apr . - L'Iran ha sbattuto la porta in faccia alla Russia, alleato di sempre sul fronte nucleare. Teheran ha respinto al mittente l'appello di Mosca a sospendere il programma di arricchimento dell'uranio e le ricerche atomiche, affermando che e' ormai impossibile.
"Le attivita' nucleare iraniane sono come una cascata che ha cominciato precipitare: non possono essere fermate" ha detto una fonte del regime degli ayatollah. .
MOSCA - La Russia ha bollato come "un passo falso" l'annuncio fatto ieri dall'Iran di aver arricchito una quantità di uranio sufficiente ad alimentare le proprie centrali nucleari. Mosca, da sempre cauta nel prendere posizioni troppo ferme nei confronti di Teheran, ha affidato alla propria diplomazia il compito di pronunciarsi contro le ambizioni atomiche dell'Iran nel giorno in cui i vertici militari israeliani hanno definito l'annuncio di ieri "una minaccia non solo per Israele, ma per il mondo intero".
Mosca ha chiesto a Teheran di sospendere non solo le attività di arricchimento, ma anche quelle di ricerca. Mikhail Kamynin, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha manifestato il sostegno del Cremlino alla missione che porterà il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Mohamed El Baradei, a Teheran e l'auspicio che l'Iran interpreti in modo adeguato l'ansia della comunità internazionale, adottando le misure necessarie ad adempiere appieno a quanto richiesto dall'Aiea.
L'Iran ha respinto tuttavia le critiche della Russia: "Le attività nucleari dell'Iran - ha detto all'agenzia Reuters un alto funzionario iraniano trinceratosi dietro l'anonimato - sono come una cascata che ha cominciato a scorrere. Non può essere fermata".
(12 aprile 2006
(ASCA-AFP) - Mosca, 12 apr - La Russia ha chiesto all'Iran di sospendere immediatamente ogni attivita' di arricchimento dell'uranio e ha definito un ''passo nella direzione sbagliata'' l'annuncio di Teheran di aver arricchito con successo l'uranio per ottenere combustibile nucleare .
Lo riportano alcune agenzie stampa russe. L'Iran deve ''sospendere ogni attivita' di arricchimento dell'uranio, inclusa la ricerca'', ha detto Mikhail Kamynin, portavoce del ministero degli Esteri, secondo quanto riportato dall'agenzia Itar-Tass. Un altro portavoce del ministero, citato dall'agenzia Interfax, ha affermato che l'annuncio di ieri del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad si fa beffe della volonta' della comunita' internazionale. ''Certamente questo e' un passo nella direzione sbagliata'', ha detto Andrei Krivtsov. ''Va contro le risoluzioni del consiglio dei governatori dell'Aiea e le dichiarazioni dei rappresentanti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite'', ha aggiunto. Un diplomatico anonimo, citato dall'Itar-Tass, ha spiegato che Mosca ''spera che l'Iran valuti correttamente la volonta' della comunita' internazionale e prenda provvedimenti pratici per rendere effettivi i dcoumenti dell'Aiea'', (Agenzia internazionale dell'energia atomica). L'annuncio dell'Iran di aver ripreso l'arricchimento dell'uranio per conto proprio ha creato notevole imbarazzo alla Russia, che poche ore prima dell'annuncio aveva rinnovato la sua offerta di arricchire l'uranio su suolo russo per conto dell'Iran allo scopo di allentare la tensione. (Piu'Europa).
TEHERAN (Reuters) - L'Iran ha respinto oggi la richiesta russa di arrestare le attività di arricchimento dell'uranio, dicendo che i suoi programmi nucleari non possono essere fermati.
la 'attività nucleare iraniana è come una cascata che ha iniziato a scorrere . Non puٍ essere fermata", ha detto un alto funzionario iraniano a Reuters parlando in condizione di anonimato.
MOSCA (Russia) - La Russia ha chiesto oggi all'Iran di "Sospendere tutte le attivita' sull'arricchimento dell'uranio, comprese le ricerche scientifiche,
cosi' come chiede l'agenzia atomica internazionale''. Mosca e' preoccupata per l'annuncio del presidente iraniano sulla ''creazione del ciclo nucleare completo''. ''Consideriamo che questo passo va nella direzione sbagliata - ha dichiarato Mikhail Kamynin, portavoce del ministero degli Esteri russo - ed e' in contrasto con le decisioni prese dall'agenzia atomica internazionale e con le dichiarazioni del presidente del Consiglio di sicurezza dell'Onu''. (Agr)
Aviv, 12 apr . - (Adnkronos) - Un Iran nuclearizzato rappresenta ''una minaccia non solo per Israele, ma per l'intero mondo libero, democratico''.
A dichiararlo e' stato questa mattina il capo di stato maggiore delle Forze di Difesa israeliane, Dan Halutz parlando alla Radio dell'esercito all'indomani dell'annuncio fatto dal presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad secondo cui Teheran e' in grado di arricchire l'uranio.
TEHERAN (Reuters) - Il presidente Mahmoud Ahmadinejad ha detto che l'Iran vuole arrivarare all'arricchimento dell'uranio su scala industriale, mettendo il suo paese in rotta di collisione con gli Stati Uniti, che temono che Teheran voglia costruire la bomba atomica.
Ieri, Ahmadinejad ha detto che l'Iran ha prodotto con successo per la prima volta l'uranio arricchito, necessario per produrre carburante nucleare.
Ahmadinejad ha detto in un discorso alla tv: "Annuncio ufficialmente che l'Iran si è unito al gruppo di quei paesi che hanno la tecnologia nucleare . E' il risultato della resistenza della nazione iraniana".
"In base ai regolamenti internazionali, continueremo il nostro cammino fino a che non raggiungeremo la produzione in scala industriale dell'arricchimento dell'uranio", ha detto nel suo discorso.
Le Nazioni Unite hanno detto che l'Iran deve fermare l'arricchimento, un processo che secondo i paesi occidentali puٍ portare alla creazione di armamenti nucleari. Teheran insiste col dire che i suoi obiettivi sono pacifici.
Il portavoce della Casa Bianca Scott McClellan ha detto che l'annuncio dell'Iran potrebbe costringere a ulteriori colloqui tra le potenze del consiglio di sicurezza dell'Onu.
"Se il regime continuerà a muoversi nella direzione attuale, parleremo con gli altri membri del consiglio di sicurezza e la Germania su come andare avanti", ha detto.
Il dipartimento di Stato Usa ha detto che non è in grado di confermare l'annuncio dell'Iran, e alcuni esperti sostengono che anche se la dichiarazione di Teheran è vera, ci vorranno anni prima che lo stato islamico sia in grado di produrre armi atomiche.,
Tel Aviv, 12 apr . (Adnkronos) - L'Iran vuole mettere il mondo di fronte al fatto compiuto. A dichiararlo, a poche ore dall'annuncio fatto dal presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad secondo cui l'Iran e' in grado di arricchire l'uranio e' stato il capo dell'Intelligence Militare israeliana, Amos Yadlin, parlando con 'Ha'aretz'.
Yadlin ha auspicato che la comunita' internazionale ''non cada nella nuova trappola tesa dall'Iran, e che acceleri i processi volti a fermare il programma''.
sull'arricchimento dell'uranio è "un passo nella direzione sbagliata" . Lo ha detto oggi il ministero degli Esteri russo, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Itar-Tass.
"Va contro la decisione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica e la dichiarazione del Consiglio di sicurezza Onu", ha scritto la Tass citando un portavoce del ministero.
"(L'Iran dovrebbe) fermare tutti i lavori di arricchimento dell'uranio, compresa la ricerca".
(AGI/REUTERS/AFP) - Teheran, 10 apr. - Non accenna a calare la tensione sul controverso programma nucleare di Teheran: il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha ribadito che "non arretrera' di un passo" dai suoi piani e ha annunciato con toni criptici "buone notizie sul nucleare" entro pochi giorni.
Dichiarazione che secondo alcuni funzionari governativi si deve intendere come imminenti passi avanti nel processo di arricchimento dell'uranio, che secondo gli Stati Uniti nasconde il tentativo di realizzare un ordigno atomico.
Intanto gli Usa hanno ridimensionato le indiscrezioni di stampa sui piani per un attacco nucleare contro la repubblica islamica definite "irragionevoli speculazioni" dal portavoce della Casa Bianca Scott McClellan. "Stiamo cercando di risolvere la questione in modo diplomatico", ha ribadito McClellan pur insistendo che "nessun presidente puo' escludere l'opzione" militare.
Il presidente iraniano, da parte sua, non ha manifestato preoccupazione e ha nuovamente respinto la richiesta del Consiglio di Sicurezza Onu di fermare le sue attivita' di ricerca proprio alla vigilia dell'arrivo a Teheran di Mohmmad ElBaradei, direttore generale dell'Aiea, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, atteso per mercoledi'.
L'Iran sembra non credere all'ipotesi di un attacco Usa, che ha definito un'azione di "guerra psicologica". Il capo delle forze armate di Teheran Abdolrahim Mousavi ha avvertito che la repubblica islamica e' pronta alla rappresaglia in caso di un'iniziativa militare Usa: "Risponderemo certamente contro ogni azione del nemico", ha detto Mousavi, "e stiamo sorvegliando con attenzione ogni sua mossa".
L'Unione europea non ha escluso la possibilita' di sanzioni all'Iran, compreso il rifiuto di visti, se Teheran non modifichera' le sua posizione sul nucleare. L'Alto responsabile Ue per la politica estera e la sicurezza, Javier Solana, ha chiarito che Bruxelles deve "iniziare a pensare a questa evenienza nel caso in cui gli sforzi diplomatici fallissero" rigettando allo stesso tempo l'ipotesi di "un'azione militare" che per i Venticinque "non e' sul tavolo". (AGI) Gis 101801 APR 06 .
101809 APR 06
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ANSA) - ROMA, 10 apr - Il petrolio vola ai massimi a Londra e sfiora i 69 dollari al barile a New York sulla scia dei timori di attacchi militari statunitensi in Iran, come riportato dalla stampa americana.
Le quotazioni del greggio a Londra hanno raggiunto il massimo storico, con il Brent a 68,93 dollari al barile, per poi chiudere la seduta a 68,80 in aumento del 2,2%.
Sull'altra sponda dell'Atlantico, invece, l'oro nero è schizzato a 68,75 dollari, dopo aver toccato un massimo di seduta a 68,90 dollari.
A Londra, il Brent, il greggio di riferimento europeo, aveva raggiunto il suo ultimo picco a 68,89 dollari dopo l'uragano Katrina e lo stop della produzione nel Golfo del Messico. Oggi, il Brent con consegna a maggio ha infranto ogni record volando fino a 68,93 dollari al barile.
A spingere le quotazioni al rialzo - spiegano gli analisti, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg - anche i timori che le scorte siano insufficienti a coprire la domanda estiva. "Le scorte stanno sostenendo i prezzi. Penso che questo continuerà nelle prossime settimane", ha precisato Kyle Cooper, analista della Iaf Advisor. Nelle ultime cinque settimane le scorte di benzina sono calate del 6,2% e, secondo alcune previsioni, questa settimana dovrebbero scendere di ulteriori 2 milioni di barili.
"Il rally geopolitico è tornato", spiegano alcuni analisti. Nei giorni scorsi sulla stampa a stelle strisce erano comparse indiscrezioni su un possibile attacco americano in Iran per distruggere i siti nucleari e far cadere l'attuale governo, guidato da Mahmoud Ahmadinejad. Proprio Teheran ha condannato duramente l'ipotesi di un attacco, ed ha accusato d gli usa di condurre una guerra psicologica: "Quello che stiamo ascoltando é simile a quello già visto in occasione dell'attacco in Iraq", ha sottolineato il portavoce del ministro degli esteri iraniano, Hamid Reza Asefi.
LUSSEMBURGO (Reuters) - I ministri degli Esteri dell'Ue prenderanno oggi in considerazione possibili misure restrittive contro l'Iran, incluse eventuali sanzioni economiche, se Teheran continuerà a ignorare gli appelli a bloccare le sue attività nucleari.
Ma il responsabile della politica estera dell'Unione Javier Solana, che ha redatto un documento confidenziale per i 25 ministri, e il ministro degli Esteri britannico Jack Straw hanno insistito che si tratta solo di un rapporto preliminare e che le sanzioni non sono imminenti.
"E' un documento generale per la discussione di oggi . Stabilisce una serie di opzioni, ma non prevede raccomandazioni. Non ci aspettiamo alcuna decisione per oggi", ha detto un funzionario Ue prima dell'inizio dei colloqui di oggi a Lussemburgo.
Fra le possibili misure citate nel rapporto, pubblicato per primo dal britannico Financial Times, ci sono limitazioni ai viaggi per i funzionari iraniani e la fine delle garanzie creditizie sull'export per le società europee che fanno affari con Teheran, oltre a restrizioni per i giovani iraniani che studiano tecnologie sensibili in Europa.
Solana ha detto ai giornalisti che il piano non prevede l'immediata imposizione di sanzioni.
"Poi ci sarà bisogno che siano prese delle decisioni. Ma oggi è un giorno di riflessione, non di azione", ha detto. "Abbiamo molto tempo ma dobbiamo essere preparati nel caso in cui (il Consiglio di Sicurezza Onu) fallisca".
L'idea è di anticipare cosa potrebbe accadere se l'Iran non si adeguerà alle richieste del Consiglio di sicurezza e dell'Agenzia Onu per il nucleare di porre fine alle attività di arricchimento dell'uranio, ha detto il funzionario Ue.
Solana ha anche smentito la notizia pubblicata dal magazine Usa "New Yorker" secondo cui l'amministrazione Usa starebbe preparando piani per un possibile attacco aereo all'Iran, dicendo che l'opzione militare "non è assolutamente sul tavolo".
(ANSA) - TEHERAN, 10 APR - Il presidente iraniano Ahmadinejad ha detto che il suo governo non si fermera' sul nucleare, nonostante 'le pressioni esterne e interne' .
Ahmadinejad, che parlava in un comizio a Mashhad, citta' santa sciita nell'est dell'Iran, ha accusato 'alcune persone e gruppi deboli all'interno del Paese' di avere paura di possibili azioni di Paesi stranieri contro l'Iran.
'Consiglio loro - ha aggiunto - di cambiare atteggiamento e di non essere spaventati dalle urla di qualche potenza fantoccio'
ASCA-AFP) - Lussemburgo, 10 apr - L'Unione Europea potrebbe considerare l'imposizione di sanzioni contro l'Iran, tra cui un bando sui visti, se gli attuali sforzi diplomatici dovessero fallire .
Lo ha dichiarato l'Alto responsabile dell'Ue per le relazioni esterne, Javier Solana. Intervenendo al vertice dei ministri degli Esteri dell'Ue in Lussemburgo, Solana ha anche respinto la notizia secondo la quale gli Stati Uniti potrebbero agire militarmente nella crisi con Teheran attorno ai suoi piani nucleari. ''Dobbiamo essere pronti nel caso falliscano'', ha detto, in riferimento agli sforzi diplomatici per persuadere la repubblica islamica a rinunciare alle attivita' atomiche sensibili, attualmente concentrate nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu. ''Dobbiamo cominciare a pensare a questa possibilita''', ha affermato, in riferimento alla possibilita' di eventuali sanzioni. Quando gli e' stato chiesto specificamente di un bando sui visti, Solana ha risposto che una decisione del genere ''e' un classico tipo di misura da prendere''. Solana ha respinto la notizia secondo cui il presidente americano Goerge W. Bush sta considerando l'opzione militare per eliminare il programma nucleare iraniano. La rivista New Yorker ha riportato che il governo americano sta progettando un'imponente campagna di bombardamento contro l'Iran, che include l'utilizzo di bombe nucleari in grado di distruggere i bunker. ''Ho letto l'articolo ... Credo che non abbia niente a che vedere con la realta''', ha detto, sebbene abbia poi ammesso: ''Non so cosa stia succedendo al Pentagono e ai diversi livelli del Pentagono''. Tuttavia, Solana ha aggiunto: ''Escludiamo assolutamente qualsiasi azione militare''. (Piu'Europa).
(AGI) - Bruxelles, 10 apr . - L'Unione europea rimane impegnata nel cercare "una soluzione diplomatica" sulla questione del nucleare in Iran.
E' quanto si legge nel documento finale dei Venticinque ministri degli Esteri a conclusione del Consiglio Ue a Lussemburgo. I 25 esortano anche l'Iran a "rispettare le richieste delle Nazioni Unite e ad applicare in pieno tutte le risoluzioni dell'Aiea" e insistono che Teheran deve "sospendere qualsiasi attivita' legata all'arricchimento e al trattamento, incluse quelle di ricerca e sviluppo, per permettere un ritorno ai negoziati". Il Consiglio Ue sottolinea anche la sua preoccupazione sulla situazione dei diritti umani nel paese "soprattutto per quanto riguarda la situazione dei Baha'i e di altre minoranze religiose cosi' come di difensori dei diritti umani come Akhar Ganji e Abdolfattah Soltani". -
ASCA-AFP) - Teheran, 11 apr - L'Iran e' pronto per firmare un patto di non aggressione con i paesi della regione . Lo ha affermato il ministro della Difesa della Repubblica islamica Mostafa Mohammad Najjar.
La dichiarazione del ministro iraniano segue di una settimana le esercitazioni militari condotte da Teheran nel Golfo Persico, nelle quali sono state testate nuove armi difensive e offensive che, nelle intenzioni di Teheran, dovrebbero inibire un possibile attacco militare contro il suo territorio. ''Le nostre esercitazioni sono state salutate con soddisfazione dai musulmani nel mondo e hanno gettato nello sgomento i nostri nemici. Dal momento che le esercitazioni erano un messaggio di pace e di amicizia siamo pronti a firmare patti di non aggressione con i paesi delle ragione'', ha detto Mostafa Mohammad Najjar. ''La Repubblica islamica dell'Iran - ha continuato Najjar - annuncia ancora una volta di essere pronta a tenere esercitazioni militari congiunte con i paesi della regione''. (Piu' Europa).
ASCA-AFP) - Riad, 11 apr - L'Arabia Saudita chiede alla Russia di bloccare un'eventuale via libera Onu agli Usa per attaccare l'Iran .
Lo riferisce un diplomatico di Mosca. Il presidente del Consiglio di sicurezza nazionale saudita - in vista a Mosca una settimana fa - ''ha sollecitato la Russia ad impedire l'adozione di una risoluzione del Consiglio Onu suscettibile di essere strumentalizata dagli Usa per il lancio di un attacco militare agli impianti nucleari iraniani'', dichiara la fonte. (Piu' Europa).
ROMA (Reuters) - Il leader del centro sinistra, promette un governo forte apprezzato dai mercati, nonostante la risicata vittoria che si profila al Senato.
"I mercati finanziari accoglieranno con favore questo governo", ha detto Prodi commentando i dati pressochè definitivi di Camera e Senato.
"L'Europa sarà al centro della politica del mio governo cosى come un rapporto costruttivo con gli Stati Uniti", ha aggiunto.
Prodi ha anche affermato di non vedere motivi per cambiare il programma di governo.
Secondo gli ultimi dati Prodi ha vinto le elezioni politiche aggiudicandosi 341 dei 630 seggi della Camera e sembra destinato ad avere una maggioranza di 1 o 2 seggi al Senato.
"C'è un margine di governo anche al Senato, nel 1996 la maggioranza era ancora più debole", ha detto il candidato premier dell'Unione osservando che la sua maggioranza è "gigantesca rispetto a quella americana".
Gli economisti temono lo spettro un Parlamento bloccato che renderebbe ancora più difficile l'approvazione delle riforme di cui l'Italia ha cosى bisogno.
"Qualsiasi siano gli sviluppi di breve periodo abbiamo seri dubbi che l'Itali abbia presto una solida coalizione di governo capace di affrontare le priorità del Paese", ha scritto Ubm in un report.
L'incertezza politica pesa oggi anche sulla Borsa di Milano che dopo aver aperto in calo perde intorno alle 13,30 l'1%.
In calo, in particolare, i bancari per i quali si paventa un blocco del processo di fusioni e aggregazioni in caso di stallo istituzionale.
Ma Prodi assicura che il suo sarà un esecutivo "forte politicamente e tecnicamente e di tutti gli italiani".
"Il risultato elettorale ci obbligherà a lavorare con maggiore attenzione...Mi attendo la telefonata di Berlusconi", ha affermato . "Ci aspettiamo dall'opposizione un confronto democratico e di lavorare assieme su riforme e regole comuni".
Silvio Berlusconi non ha ancora incontrato la stampa per dare la sua lettura del voto di domenica e lunedى. L'unico messaggio che arriva per il momento dalla Casa delle libertà è che intendono contestare circa 500.000 schede.
Una mano tesa a Prodi è arrivata invece dal presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker: "Spero -- in realtà ne sono convinto -- che le politiche dell'Italia saranno molto apertamente europeiste, proprio per la personalità di Prodi".
"E' stato il primo ministro che ha portato l'Italia nella zona euro... penso che continuerà su questa linea. Ci siamo incontrati dieci giorni fa e ci siamo trovati d'accordo sulle questioni essenziali europee", ha aggiunto Juncker.
Prodi ha detto di non essere preoccupato per le contestazioni della Cdl sulla regolarità delle schede e aver avuto stamani una telefonata istituzionale con il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Bocciata, con riserva, l'ipotesi di dare la presidenza di una Camera all'opposizione: "Se ci saranno altri eventi la potremmo prendere in considerazione ma non certo per i risultati elettorali".
Roberto Landucci
Laurearsi a Teheran. La Scuola Italiana ha firmato una Convenzione con Consorzio Universitario italiano ICON per diventare sede d’esame universitari per corrispondenza.
Nel 2003 21 università italiane (tra cui Pisa e Perugia per stranieri, Venezia, Orientale di Napoli, IULM di Milano, ecc) hanno fondato il Consorzio ICON per diffondere, in collaborazione con il M.A.E., la lingua e la cultura italiana nel mondo utilizzando le nuove tecnologie informatiche. Oltre a risorse didattiche e culturali on line, il Consorzio offre anche un Corso di laurea in lingua e cultura italiana, riservato a cittadini italiani e stranieri residenti all’estero, interamente erogato via internet. Al termine del corso di studi si consegue una laurea italiana di primo livello ufficialmente riconosciuta. Gli studenti possono scegliere tra quattro curricola: didattico-linguistico, letterario, arte-musica-spettacolo, storico-culturale. La piattaforma didattica (www.italicon.it) permette di espletare tutte le funzioni: download dei moduli didattici, tutorato (se richiesto), adempimenti amministrativi, ecc.
Gli iscritti svolgono gli esami in sedi convenzionate due volte all’anno (20.01-07.02 e 25.06-12.07) via computer connesso in rete. Per ciascuna prova d’esame gli iscritti dispongono di 90 minuti. Grazie a questa Convenzione, la Scuola Italiana di Teheran diventa quindi sede di esame e permette quindi di conseguire una laurea italiana restando in Iran. Nella regione, la sede di esami piu` vicina era finora Istanbul.
Costi per gli iscritti: 800 euro a semestre per corsi in tutorato (4800 euro nel triennio – gli iscritti sono inseriti in classi virtuali e sono seguiti nello studio da un tutor); 550 euro a semestre per i corsi in auto-apprendimento (3300 euro nel triennio – gli iscritti si preparano autonomamente agli esami). Per maggiori informazioni, oltre che navigare sul sito italicon, ci si puo` rivolgere anche alla nostra scuola.
In Italia si usa festeggiare con botti e fuochi d’artificio la fine dell’anno. In Iran festeggiamenti di tipo assai simile sono anticipati nella festa dello Chahar Shambeh Souri, che si potrebbe tradurre come “mercoledi gioioso” e caldo come il calore del fuoco.
Ma festa in verità inizia ancora prima: al pomeriggio della vigilia dell'ultimo mercoledi dell'anno solare. In Iran –un po’ come in Italia nelle poesie di Leopardi- la sera di vigilia e' piu' importante della festività stessa. Nell'ufficio o in casa si odono rumori in strada, scoppi di mortaretti a raffica , continui boati e botti e talvolta spari che spaventano l'ignaro straniero alla sua prima esperienza di capodanno in Iran. Scendendo per strada si apprezza in pieno la festa. Gente di tutte le età e di ogni estrazione sociale che sorride, scherza o semplicemente chiacchiera attorno a falo' di sterpaglie o arbusti. I piu' giovani, ma non mancano quelli in età matura, saltano attraverso il fuoco recitando frasi rituali, di cui molto spesso non conoscono nemmeno il senso o di cui hanno perduto il significato. Tra queste frasi che bisogna pronunciare saltando primeggia: " SORKHIE TO AZ MAN, ZARDIEH MAN AZ TO" (dammi il tuo rossore/calore e prenditi il mio pallore/colorito malaticcio). E` una frase ovviamente riferita al fuoco e di tradizione antichissima. La ricorrenza ha ormai totalmente perduto il significato religioso zoroastriano e la preminenza che aveva al tempo dell'impero Sassanide, quando il Mazdeismo era per l’appunto la religione di Stato della Persia. Nel calendario Sassanide, gli ultimi dieci giorni dell'anno erano dedicati esclusivamente a cerimonie commemorative in ricordo dei defunti. I primi 5 (panji) giorni erano dedicati alle anime dei bimbi e degli innocenti. I rimanenti 5 erano per tutte le rimanenti anime, animali "superiori" inclusi. Ecco allora tutti impegnati nelle pulizie generali di casa (anche da noi e` rimasta la tradizione delle pulizie di primavera) e l’impiego di nuovi tendaggi. La notte poi si accendevano i falo' sul tetto di ogni casa. Il chiarore del fuoco serviva a teneva lontano lo spirito Ahriman (che nella religione mazdea era il principio male, il diavolo, il principio negativo opposto ad Aura Mazda, che era invece il principio del bene e che da` il nome al culto) ed a permettere in tal modo alle anime dei defunti di rendere visita ai luoghi in cui avevano vissuto o in cui si trovava la loro progenie. Sono trascorsi secoli e secoli, si sono succeduti gli imperi, e' cambiata la lingua e sono mutati i costumi ma praticamente non esiste famiglia iraniana che, nell'approssimarsi del No Ruz, non renda visita ai propri defunti. Oggi solamente la minoranza religiosa dei Mazdei di rito Zoroastriano commemora il "Forodigan" ricordandone l'esatto significato.
Quando nelle strade non rimangono che braci e ceneri, dopo che e' stata distribuita Ash-eh-reshteh (un'elaboratissima zuppa di cereali e legumi vari con l'aggiunta di aromi, spezie varie ed una sorta di spaghetti tipici iraniani, talmente importante per la cultura persiana che il termine fasi per "cucina" prende il nome dal "posto in cui si cuoce l'ash"), tutti tornano a casa a continuare le conversazioni in famiglia sorseggiando te' bollente e sgranocchiando frutta secca (che deve rigorosamente essere di 7 qualita' differenti: pistacchi, ceci tostati, mandorle, nocciole, fichi, albicocche ed uva sultanina).
Noruz. Il Capodanno persiano. Il 21 marzo, primo giorno di Primavera, e` iniziato l’anno iraniano numero 1385. La simbologia e le questioni interculturali legate al calendario persiano.
La Persia è da sempre un Paese con una fortissima identità culturale. Una delle forme con cui si manifesta questa identità nazionale millenaria è il calendario ed in particolare le festività popolari cariche di simbologie antiche che contraddistinguono il capodanno: il 21 marzo. Sul calendario astronomico iraniano Buon Giorno Teheran ha già pubblicato lo scorso anno un articolo di Giuseppe Piccinotti (vedi BGT n.14). Quest'anno, nell'augurare a tutti i lettori un felice anno nuovo, BGT vuole sottolineare su due aspetti: la simbologia del Noruz ed i piccoli problemini interculturali per chi, come tutti noi, è chiamato ad utilizzare contemporaneamente due calendari diversi.
Come in Italia a Natale si fa il presepe e si addobba l'albero, così in Iran praticamente tutte le famiglie addobbano un
tavolo, che chiamano: 7 (Haft) Sin – le sette esse- con sette simboli del nuovo anno il cui nome in persiano inizia con la lettera esse (Sin, appunto). Il simbolo forse più appariscente sono tuttavia i pesciolini rossi (mahi ghermes), che non vengono peraltro contati tra i “sette”. Prima del capodanno tutti i negozi espongono delle vasche piene di pesciolini rossi in vendita e i pesciolini rossi compaiono sui cartelloni pubblicitari ed i disegni murali. Ogni mamma compra quindi al suo bambino un pesciolino da tenere sul tavolo apparecchiato con le sette “S” per il Noruz. Il pesciolino nell’acqua rappresenta la vita e la fluidita`.
Venendo ai 7 simboli, il piu` forte e` senza dubbio il sabseh, un piattino con dei verdissimi germogli di grano che intuitivamente rappresenta il risveglio della natura che arriva con la Primavera ed il nuovo anno. Vi sono poi il piattino con delle monete –come augurio di ricchezza per il nuovo anno- , frutta secca, mele, spezie ecc. Il numero delle cose che iniziano per S in verta` supera spesso il numero di 7, ma il 7 resta nel nome poiche` anche i numeri hanno una simbologia. Da ultimo, sul tavolo imbandito vi e` anche uno specchio, poiche` lo specchio (motivo ricorrente nell’architettura persiana) riflette l’anima.
L'aspetto che in Italia si fa un po' fatica a recepire del Noruz iraniano è che - un po' come a ferragosto da noi - il capodanno è anche un periodo di vacanza ed è quindi praticamente quasi tutto chiuso. Le vacanze durano per ben 13 giorni. Chi viene per lavoro fatica a trovare interlocutori, gli uffici pubblici chiudono ed anche i giornali non escono. Il lato positivo è che il proverbiale terribile traffico stradale di Teheran scompare e per qualche giorno si può circolare e visitare la città in santa pace.
Sul lavoro, il fatto che il calendario iraniano sia diverso dal nostro crea qualche piccolo problema nelle statistiche annuali, nonche` di traduzione delle date e dei giorni. Visto che l’anno iraniano inizia a marzo, i bilanci annuali riportati nei documenti occidentali risultano a cavallo di due anni. I dati statistici del 1384 persiano, ad esempio, diventano i dati per il 2005/2006 occidentale.
La settimana iraniana infine, non inizia il lunedì, ma il sabato (shanbeh) e si contano poi i giorni successivi numerandoli di seguito sul sabato: domenica? Uno shambeh (yek shambeh). Lunedì? Due shambeh (do shambeh) ecc. - un po' come da noi in Europa fanno i portoghesi - fino al venerdì, il giorno della preghiera che ha un nome suo: jamé. Giorno, mese ed anno nei due calendari quindi non coincidono. Come si fa allora con gli appuntamenti e gli impegni? Facilissimo: basta comperare una qualsiasi agenda iraniana che riporti i due sistemi. Visto che il calendario iraniano è solare come il nostro, la conversione è regolare. Infondo grazie alle agende la conversione è talmente facile che quasi nessuno degli italiani che vivono in Persia sente il bisogno pratico di imparare il calendario iraniano.