(AGI/REUTERS/AFP) - Teheran, 10 apr. - Non accenna a calare la tensione sul controverso programma nucleare di Teheran: il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha ribadito che "non arretrera' di un passo" dai suoi piani e ha annunciato con toni criptici "buone notizie sul nucleare" entro pochi giorni.
Dichiarazione che secondo alcuni funzionari governativi si deve intendere come imminenti passi avanti nel processo di arricchimento dell'uranio, che secondo gli Stati Uniti nasconde il tentativo di realizzare un ordigno atomico.
Intanto gli Usa hanno ridimensionato le indiscrezioni di stampa sui piani per un attacco nucleare contro la repubblica islamica definite "irragionevoli speculazioni" dal portavoce della Casa Bianca Scott McClellan. "Stiamo cercando di risolvere la questione in modo diplomatico", ha ribadito McClellan pur insistendo che "nessun presidente puo' escludere l'opzione" militare.
Il presidente iraniano, da parte sua, non ha manifestato preoccupazione e ha nuovamente respinto la richiesta del Consiglio di Sicurezza Onu di fermare le sue attivita' di ricerca proprio alla vigilia dell'arrivo a Teheran di Mohmmad ElBaradei, direttore generale dell'Aiea, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, atteso per mercoledi'.
L'Iran sembra non credere all'ipotesi di un attacco Usa, che ha definito un'azione di "guerra psicologica". Il capo delle forze armate di Teheran Abdolrahim Mousavi ha avvertito che la repubblica islamica e' pronta alla rappresaglia in caso di un'iniziativa militare Usa: "Risponderemo certamente contro ogni azione del nemico", ha detto Mousavi, "e stiamo sorvegliando con attenzione ogni sua mossa".
L'Unione europea non ha escluso la possibilita' di sanzioni all'Iran, compreso il rifiuto di visti, se Teheran non modifichera' le sua posizione sul nucleare. L'Alto responsabile Ue per la politica estera e la sicurezza, Javier Solana, ha chiarito che Bruxelles deve "iniziare a pensare a questa evenienza nel caso in cui gli sforzi diplomatici fallissero" rigettando allo stesso tempo l'ipotesi di "un'azione militare" che per i Venticinque "non e' sul tavolo". (AGI) Gis 101801 APR 06 .
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ANSA) - ROMA, 10 apr - Il petrolio vola ai massimi a Londra e sfiora i 69 dollari al barile a New York sulla scia dei timori di attacchi militari statunitensi in Iran, come riportato dalla stampa americana.
Le quotazioni del greggio a Londra hanno raggiunto il massimo storico, con il Brent a 68,93 dollari al barile, per poi chiudere la seduta a 68,80 in aumento del 2,2%.
Sull'altra sponda dell'Atlantico, invece, l'oro nero è schizzato a 68,75 dollari, dopo aver toccato un massimo di seduta a 68,90 dollari.
A Londra, il Brent, il greggio di riferimento europeo, aveva raggiunto il suo ultimo picco a 68,89 dollari dopo l'uragano Katrina e lo stop della produzione nel Golfo del Messico. Oggi, il Brent con consegna a maggio ha infranto ogni record volando fino a 68,93 dollari al barile.
A spingere le quotazioni al rialzo - spiegano gli analisti, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg - anche i timori che le scorte siano insufficienti a coprire la domanda estiva. "Le scorte stanno sostenendo i prezzi. Penso che questo continuerà nelle prossime settimane", ha precisato Kyle Cooper, analista della Iaf Advisor. Nelle ultime cinque settimane le scorte di benzina sono calate del 6,2% e, secondo alcune previsioni, questa settimana dovrebbero scendere di ulteriori 2 milioni di barili.
"Il rally geopolitico è tornato", spiegano alcuni analisti. Nei giorni scorsi sulla stampa a stelle strisce erano comparse indiscrezioni su un possibile attacco americano in Iran per distruggere i siti nucleari e far cadere l'attuale governo, guidato da Mahmoud Ahmadinejad. Proprio Teheran ha condannato duramente l'ipotesi di un attacco, ed ha accusato d gli usa di condurre una guerra psicologica: "Quello che stiamo ascoltando é simile a quello già visto in occasione dell'attacco in Iraq", ha sottolineato il portavoce del ministro degli esteri iraniano, Hamid Reza Asefi.
LUSSEMBURGO (Reuters) - I ministri degli Esteri dell'Ue prenderanno oggi in considerazione possibili misure restrittive contro l'Iran, incluse eventuali sanzioni economiche, se Teheran continuerà a ignorare gli appelli a bloccare le sue attività nucleari.
Ma il responsabile della politica estera dell'Unione Javier Solana, che ha redatto un documento confidenziale per i 25 ministri, e il ministro degli Esteri britannico Jack Straw hanno insistito che si tratta solo di un rapporto preliminare e che le sanzioni non sono imminenti.
"E' un documento generale per la discussione di oggi . Stabilisce una serie di opzioni, ma non prevede raccomandazioni. Non ci aspettiamo alcuna decisione per oggi", ha detto un funzionario Ue prima dell'inizio dei colloqui di oggi a Lussemburgo.
Fra le possibili misure citate nel rapporto, pubblicato per primo dal britannico Financial Times, ci sono limitazioni ai viaggi per i funzionari iraniani e la fine delle garanzie creditizie sull'export per le società europee che fanno affari con Teheran, oltre a restrizioni per i giovani iraniani che studiano tecnologie sensibili in Europa.
Solana ha detto ai giornalisti che il piano non prevede l'immediata imposizione di sanzioni.
"Poi ci sarà bisogno che siano prese delle decisioni. Ma oggi è un giorno di riflessione, non di azione", ha detto. "Abbiamo molto tempo ma dobbiamo essere preparati nel caso in cui (il Consiglio di Sicurezza Onu) fallisca".
L'idea è di anticipare cosa potrebbe accadere se l'Iran non si adeguerà alle richieste del Consiglio di sicurezza e dell'Agenzia Onu per il nucleare di porre fine alle attività di arricchimento dell'uranio, ha detto il funzionario Ue.
Solana ha anche smentito la notizia pubblicata dal magazine Usa "New Yorker" secondo cui l'amministrazione Usa starebbe preparando piani per un possibile attacco aereo all'Iran, dicendo che l'opzione militare "non è assolutamente sul tavolo".
(ANSA) - TEHERAN, 10 APR - Il presidente iraniano Ahmadinejad ha detto che il suo governo non si fermera' sul nucleare, nonostante 'le pressioni esterne e interne' .
Ahmadinejad, che parlava in un comizio a Mashhad, citta' santa sciita nell'est dell'Iran, ha accusato 'alcune persone e gruppi deboli all'interno del Paese' di avere paura di possibili azioni di Paesi stranieri contro l'Iran.
'Consiglio loro - ha aggiunto - di cambiare atteggiamento e di non essere spaventati dalle urla di qualche potenza fantoccio'
ASCA-AFP) - Lussemburgo, 10 apr - L'Unione Europea potrebbe considerare l'imposizione di sanzioni contro l'Iran, tra cui un bando sui visti, se gli attuali sforzi diplomatici dovessero fallire .
Lo ha dichiarato l'Alto responsabile dell'Ue per le relazioni esterne, Javier Solana. Intervenendo al vertice dei ministri degli Esteri dell'Ue in Lussemburgo, Solana ha anche respinto la notizia secondo la quale gli Stati Uniti potrebbero agire militarmente nella crisi con Teheran attorno ai suoi piani nucleari. ''Dobbiamo essere pronti nel caso falliscano'', ha detto, in riferimento agli sforzi diplomatici per persuadere la repubblica islamica a rinunciare alle attivita' atomiche sensibili, attualmente concentrate nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu. ''Dobbiamo cominciare a pensare a questa possibilita''', ha affermato, in riferimento alla possibilita' di eventuali sanzioni. Quando gli e' stato chiesto specificamente di un bando sui visti, Solana ha risposto che una decisione del genere ''e' un classico tipo di misura da prendere''. Solana ha respinto la notizia secondo cui il presidente americano Goerge W. Bush sta considerando l'opzione militare per eliminare il programma nucleare iraniano. La rivista New Yorker ha riportato che il governo americano sta progettando un'imponente campagna di bombardamento contro l'Iran, che include l'utilizzo di bombe nucleari in grado di distruggere i bunker. ''Ho letto l'articolo ... Credo che non abbia niente a che vedere con la realta''', ha detto, sebbene abbia poi ammesso: ''Non so cosa stia succedendo al Pentagono e ai diversi livelli del Pentagono''. Tuttavia, Solana ha aggiunto: ''Escludiamo assolutamente qualsiasi azione militare''. (Piu'Europa).
(AGI) - Bruxelles, 10 apr . - L'Unione europea rimane impegnata nel cercare "una soluzione diplomatica" sulla questione del nucleare in Iran.
E' quanto si legge nel documento finale dei Venticinque ministri degli Esteri a conclusione del Consiglio Ue a Lussemburgo. I 25 esortano anche l'Iran a "rispettare le richieste delle Nazioni Unite e ad applicare in pieno tutte le risoluzioni dell'Aiea" e insistono che Teheran deve "sospendere qualsiasi attivita' legata all'arricchimento e al trattamento, incluse quelle di ricerca e sviluppo, per permettere un ritorno ai negoziati". Il Consiglio Ue sottolinea anche la sua preoccupazione sulla situazione dei diritti umani nel paese "soprattutto per quanto riguarda la situazione dei Baha'i e di altre minoranze religiose cosi' come di difensori dei diritti umani come Akhar Ganji e Abdolfattah Soltani". -
ASCA-AFP) - Teheran, 11 apr - L'Iran e' pronto per firmare un patto di non aggressione con i paesi della regione . Lo ha affermato il ministro della Difesa della Repubblica islamica Mostafa Mohammad Najjar.
La dichiarazione del ministro iraniano segue di una settimana le esercitazioni militari condotte da Teheran nel Golfo Persico, nelle quali sono state testate nuove armi difensive e offensive che, nelle intenzioni di Teheran, dovrebbero inibire un possibile attacco militare contro il suo territorio. ''Le nostre esercitazioni sono state salutate con soddisfazione dai musulmani nel mondo e hanno gettato nello sgomento i nostri nemici. Dal momento che le esercitazioni erano un messaggio di pace e di amicizia siamo pronti a firmare patti di non aggressione con i paesi delle ragione'', ha detto Mostafa Mohammad Najjar. ''La Repubblica islamica dell'Iran - ha continuato Najjar - annuncia ancora una volta di essere pronta a tenere esercitazioni militari congiunte con i paesi della regione''. (Piu' Europa).
ASCA-AFP) - Riad, 11 apr - L'Arabia Saudita chiede alla Russia di bloccare un'eventuale via libera Onu agli Usa per attaccare l'Iran .
Lo riferisce un diplomatico di Mosca. Il presidente del Consiglio di sicurezza nazionale saudita - in vista a Mosca una settimana fa - ''ha sollecitato la Russia ad impedire l'adozione di una risoluzione del Consiglio Onu suscettibile di essere strumentalizata dagli Usa per il lancio di un attacco militare agli impianti nucleari iraniani'', dichiara la fonte. (Piu' Europa).
ROMA (Reuters) - Il leader del centro sinistra, promette un governo forte apprezzato dai mercati, nonostante la risicata vittoria che si profila al Senato.
"I mercati finanziari accoglieranno con favore questo governo", ha detto Prodi commentando i dati pressochè definitivi di Camera e Senato.
"L'Europa sarà al centro della politica del mio governo cosى come un rapporto costruttivo con gli Stati Uniti", ha aggiunto.
Prodi ha anche affermato di non vedere motivi per cambiare il programma di governo.
Secondo gli ultimi dati Prodi ha vinto le elezioni politiche aggiudicandosi 341 dei 630 seggi della Camera e sembra destinato ad avere una maggioranza di 1 o 2 seggi al Senato.
"C'è un margine di governo anche al Senato, nel 1996 la maggioranza era ancora più debole", ha detto il candidato premier dell'Unione osservando che la sua maggioranza è "gigantesca rispetto a quella americana".
Gli economisti temono lo spettro un Parlamento bloccato che renderebbe ancora più difficile l'approvazione delle riforme di cui l'Italia ha cosى bisogno.
"Qualsiasi siano gli sviluppi di breve periodo abbiamo seri dubbi che l'Itali abbia presto una solida coalizione di governo capace di affrontare le priorità del Paese", ha scritto Ubm in un report.
L'incertezza politica pesa oggi anche sulla Borsa di Milano che dopo aver aperto in calo perde intorno alle 13,30 l'1%.
In calo, in particolare, i bancari per i quali si paventa un blocco del processo di fusioni e aggregazioni in caso di stallo istituzionale.
Ma Prodi assicura che il suo sarà un esecutivo "forte politicamente e tecnicamente e di tutti gli italiani".
"Il risultato elettorale ci obbligherà a lavorare con maggiore attenzione...Mi attendo la telefonata di Berlusconi", ha affermato . "Ci aspettiamo dall'opposizione un confronto democratico e di lavorare assieme su riforme e regole comuni".
Silvio Berlusconi non ha ancora incontrato la stampa per dare la sua lettura del voto di domenica e lunedى. L'unico messaggio che arriva per il momento dalla Casa delle libertà è che intendono contestare circa 500.000 schede.
Una mano tesa a Prodi è arrivata invece dal presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker: "Spero -- in realtà ne sono convinto -- che le politiche dell'Italia saranno molto apertamente europeiste, proprio per la personalità di Prodi".
"E' stato il primo ministro che ha portato l'Italia nella zona euro... penso che continuerà su questa linea. Ci siamo incontrati dieci giorni fa e ci siamo trovati d'accordo sulle questioni essenziali europee", ha aggiunto Juncker.
Prodi ha detto di non essere preoccupato per le contestazioni della Cdl sulla regolarità delle schede e aver avuto stamani una telefonata istituzionale con il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Bocciata, con riserva, l'ipotesi di dare la presidenza di una Camera all'opposizione: "Se ci saranno altri eventi la potremmo prendere in considerazione ma non certo per i risultati elettorali".
Roberto Landucci
Laurearsi a Teheran. La Scuola Italiana ha firmato una Convenzione con Consorzio Universitario italiano ICON per diventare sede d’esame universitari per corrispondenza.
Nel 2003 21 università italiane (tra cui Pisa e Perugia per stranieri, Venezia, Orientale di Napoli, IULM di Milano, ecc) hanno fondato il Consorzio ICON per diffondere, in collaborazione con il M.A.E., la lingua e la cultura italiana nel mondo utilizzando le nuove tecnologie informatiche. Oltre a risorse didattiche e culturali on line, il Consorzio offre anche un Corso di laurea in lingua e cultura italiana, riservato a cittadini italiani e stranieri residenti all’estero, interamente erogato via internet. Al termine del corso di studi si consegue una laurea italiana di primo livello ufficialmente riconosciuta. Gli studenti possono scegliere tra quattro curricola: didattico-linguistico, letterario, arte-musica-spettacolo, storico-culturale. La piattaforma didattica (www.italicon.it) permette di espletare tutte le funzioni: download dei moduli didattici, tutorato (se richiesto), adempimenti amministrativi, ecc.
Gli iscritti svolgono gli esami in sedi convenzionate due volte all’anno (20.01-07.02 e 25.06-12.07) via computer connesso in rete. Per ciascuna prova d’esame gli iscritti dispongono di 90 minuti. Grazie a questa Convenzione, la Scuola Italiana di Teheran diventa quindi sede di esame e permette quindi di conseguire una laurea italiana restando in Iran. Nella regione, la sede di esami piu` vicina era finora Istanbul.
Costi per gli iscritti: 800 euro a semestre per corsi in tutorato (4800 euro nel triennio – gli iscritti sono inseriti in classi virtuali e sono seguiti nello studio da un tutor); 550 euro a semestre per i corsi in auto-apprendimento (3300 euro nel triennio – gli iscritti si preparano autonomamente agli esami). Per maggiori informazioni, oltre che navigare sul sito italicon, ci si puo` rivolgere anche alla nostra scuola.
In Italia si usa festeggiare con botti e fuochi d’artificio la fine dell’anno. In Iran festeggiamenti di tipo assai simile sono anticipati nella festa dello Chahar Shambeh Souri, che si potrebbe tradurre come “mercoledi gioioso” e caldo come il calore del fuoco.
Ma festa in verità inizia ancora prima: al pomeriggio della vigilia dell'ultimo mercoledi dell'anno solare. In Iran –un po’ come in Italia nelle poesie di Leopardi- la sera di vigilia e' piu' importante della festività stessa. Nell'ufficio o in casa si odono rumori in strada, scoppi di mortaretti a raffica , continui boati e botti e talvolta spari che spaventano l'ignaro straniero alla sua prima esperienza di capodanno in Iran. Scendendo per strada si apprezza in pieno la festa. Gente di tutte le età e di ogni estrazione sociale che sorride, scherza o semplicemente chiacchiera attorno a falo' di sterpaglie o arbusti. I piu' giovani, ma non mancano quelli in età matura, saltano attraverso il fuoco recitando frasi rituali, di cui molto spesso non conoscono nemmeno il senso o di cui hanno perduto il significato. Tra queste frasi che bisogna pronunciare saltando primeggia: " SORKHIE TO AZ MAN, ZARDIEH MAN AZ TO" (dammi il tuo rossore/calore e prenditi il mio pallore/colorito malaticcio). E` una frase ovviamente riferita al fuoco e di tradizione antichissima. La ricorrenza ha ormai totalmente perduto il significato religioso zoroastriano e la preminenza che aveva al tempo dell'impero Sassanide, quando il Mazdeismo era per l’appunto la religione di Stato della Persia. Nel calendario Sassanide, gli ultimi dieci giorni dell'anno erano dedicati esclusivamente a cerimonie commemorative in ricordo dei defunti. I primi 5 (panji) giorni erano dedicati alle anime dei bimbi e degli innocenti. I rimanenti 5 erano per tutte le rimanenti anime, animali "superiori" inclusi. Ecco allora tutti impegnati nelle pulizie generali di casa (anche da noi e` rimasta la tradizione delle pulizie di primavera) e l’impiego di nuovi tendaggi. La notte poi si accendevano i falo' sul tetto di ogni casa. Il chiarore del fuoco serviva a teneva lontano lo spirito Ahriman (che nella religione mazdea era il principio male, il diavolo, il principio negativo opposto ad Aura Mazda, che era invece il principio del bene e che da` il nome al culto) ed a permettere in tal modo alle anime dei defunti di rendere visita ai luoghi in cui avevano vissuto o in cui si trovava la loro progenie. Sono trascorsi secoli e secoli, si sono succeduti gli imperi, e' cambiata la lingua e sono mutati i costumi ma praticamente non esiste famiglia iraniana che, nell'approssimarsi del No Ruz, non renda visita ai propri defunti. Oggi solamente la minoranza religiosa dei Mazdei di rito Zoroastriano commemora il "Forodigan" ricordandone l'esatto significato.
Quando nelle strade non rimangono che braci e ceneri, dopo che e' stata distribuita Ash-eh-reshteh (un'elaboratissima zuppa di cereali e legumi vari con l'aggiunta di aromi, spezie varie ed una sorta di spaghetti tipici iraniani, talmente importante per la cultura persiana che il termine fasi per "cucina" prende il nome dal "posto in cui si cuoce l'ash"), tutti tornano a casa a continuare le conversazioni in famiglia sorseggiando te' bollente e sgranocchiando frutta secca (che deve rigorosamente essere di 7 qualita' differenti: pistacchi, ceci tostati, mandorle, nocciole, fichi, albicocche ed uva sultanina).
Noruz. Il Capodanno persiano. Il 21 marzo, primo giorno di Primavera, e` iniziato l’anno iraniano numero 1385. La simbologia e le questioni interculturali legate al calendario persiano.
La Persia è da sempre un Paese con una fortissima identità culturale. Una delle forme con cui si manifesta questa identità nazionale millenaria è il calendario ed in particolare le festività popolari cariche di simbologie antiche che contraddistinguono il capodanno: il 21 marzo. Sul calendario astronomico iraniano Buon Giorno Teheran ha già pubblicato lo scorso anno un articolo di Giuseppe Piccinotti (vedi BGT n.14). Quest'anno, nell'augurare a tutti i lettori un felice anno nuovo, BGT vuole sottolineare su due aspetti: la simbologia del Noruz ed i piccoli problemini interculturali per chi, come tutti noi, è chiamato ad utilizzare contemporaneamente due calendari diversi.
Come in Italia a Natale si fa il presepe e si addobba l'albero, così in Iran praticamente tutte le famiglie addobbano un
tavolo, che chiamano: 7 (Haft) Sin – le sette esse- con sette simboli del nuovo anno il cui nome in persiano inizia con la lettera esse (Sin, appunto). Il simbolo forse più appariscente sono tuttavia i pesciolini rossi (mahi ghermes), che non vengono peraltro contati tra i “sette”. Prima del capodanno tutti i negozi espongono delle vasche piene di pesciolini rossi in vendita e i pesciolini rossi compaiono sui cartelloni pubblicitari ed i disegni murali. Ogni mamma compra quindi al suo bambino un pesciolino da tenere sul tavolo apparecchiato con le sette “S” per il Noruz. Il pesciolino nell’acqua rappresenta la vita e la fluidita`.
Venendo ai 7 simboli, il piu` forte e` senza dubbio il sabseh, un piattino con dei verdissimi germogli di grano che intuitivamente rappresenta il risveglio della natura che arriva con la Primavera ed il nuovo anno. Vi sono poi il piattino con delle monete –come augurio di ricchezza per il nuovo anno- , frutta secca, mele, spezie ecc. Il numero delle cose che iniziano per S in verta` supera spesso il numero di 7, ma il 7 resta nel nome poiche` anche i numeri hanno una simbologia. Da ultimo, sul tavolo imbandito vi e` anche uno specchio, poiche` lo specchio (motivo ricorrente nell’architettura persiana) riflette l’anima.
L'aspetto che in Italia si fa un po' fatica a recepire del Noruz iraniano è che - un po' come a ferragosto da noi - il capodanno è anche un periodo di vacanza ed è quindi praticamente quasi tutto chiuso. Le vacanze durano per ben 13 giorni. Chi viene per lavoro fatica a trovare interlocutori, gli uffici pubblici chiudono ed anche i giornali non escono. Il lato positivo è che il proverbiale terribile traffico stradale di Teheran scompare e per qualche giorno si può circolare e visitare la città in santa pace.
Sul lavoro, il fatto che il calendario iraniano sia diverso dal nostro crea qualche piccolo problema nelle statistiche annuali, nonche` di traduzione delle date e dei giorni. Visto che l’anno iraniano inizia a marzo, i bilanci annuali riportati nei documenti occidentali risultano a cavallo di due anni. I dati statistici del 1384 persiano, ad esempio, diventano i dati per il 2005/2006 occidentale.
La settimana iraniana infine, non inizia il lunedì, ma il sabato (shanbeh) e si contano poi i giorni successivi numerandoli di seguito sul sabato: domenica? Uno shambeh (yek shambeh). Lunedì? Due shambeh (do shambeh) ecc. - un po' come da noi in Europa fanno i portoghesi - fino al venerdì, il giorno della preghiera che ha un nome suo: jamé. Giorno, mese ed anno nei due calendari quindi non coincidono. Come si fa allora con gli appuntamenti e gli impegni? Facilissimo: basta comperare una qualsiasi agenda iraniana che riporti i due sistemi. Visto che il calendario iraniano è solare come il nostro, la conversione è regolare. Infondo grazie alle agende la conversione è talmente facile che quasi nessuno degli italiani che vivono in Persia sente il bisogno pratico di imparare il calendario iraniano.