MOSCA (Reuters) - Gli Stati Uniti oggi chiederanno alle altre potenze mondiali di prendere in considerazione quelle che definiscono sanzioni mirate contro l'Iran all'avvicinarsi dello scadere dell'ultimatum Onu fissato al 30 aprile sul programma nucleare di Teheran.
I prezzi del greggio hanno raggiunto i 70 dollari al barile, il livello più alto da quasi otto mesi, dal momento che la decisione dell'Iran a perseguire il suo obiettivo fa temere ai mercati che Washington possa adottare provvedimenti militari contro la Repubblica Islamica, tra i principali produttori di petrolio.
Ma ci si aspetta che l'uso della forza venga escluso quando i cinque membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con diritto di veto - Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Cina e Russia - si incontreranno con la Germania.
Russia e Cina si oppongono fermamente alle sanzioni o all'uso della forza. Ad eccezione degli Usa, gli altri membri sono contrari a un'azione militare.
L'Iran ha detto di avere arricchito dell'uranio la settimana scorsa per alimentare i propri impianti, aumentando le tensioni nell'ambito dell'impasse con l'Occidente, che sospetta che Teheran voglia costruire una bomba atomica. L'Iran dice invece che il suo programma ha solo scopi civili.
TEHERAN (Reuters) - Gli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) arriveranno venerdì in Iran per compiere alcune visite ai siti nucleari, fra cui l'impianto di arricchimento dell'uranio a Natanz, ha riferito oggi un alto funzionario del governo iraniano.
Le visite giungono dopo la dichiarazione della scorsa settimana del governo, che ha detto di aver arricchito per la prima volta l'uranio per l'impiego nelle centrali nucleari, alimentando i sospetti occidentali di un programma atomico nascosto.
L'Iran sostiene di volere la tecnologia nucleare per scopi civili per soddisfare la propria domanda in aumento di energia elettrica.
"Discuteremo l'arricchimento dell'uranio al 3,5%", ha detto il funzionario, che non ha voluto rivelare la propria identità.
Il capo dell'Aiea, Mohamed ElBaradei, che è stato in Iran la scorsa settimana, ha detto che gli ispettori dell'agenzia dell'Onu prenderanno dei campioni e faranno rapporto al consiglio dell'Aiea sulla veridicità dell'arricchimento dell'uranio al 3,5%.
"Il vice di ElBaradei e gli ispettori discuteranno le ultime questioni rimaste" ha detto il funzionario iraniano, definendo la visita un momento di routine negli impegni internazionali dell'Iran.
L'agenzia di stampa ufficiale IRNA ha individuato in Olli Heinonen il vice di ElBaradei. Un diplomatico ha detto che la presenza di Heinonen è indicativa del fatto che l'Iran è pronta a fornire alcune informazioni mancanti.
L'Aiea sostiene di non poter dire con certezza se il programma nucleare iraniano sia interamente pacifico, nonostante i tre anni di indagini svolte, non avendo trovato prove dei presunti tentativi di costruire un arsenale atomico.
LE CONTINUE tensioni fra Occidente ed Iran sul programma nucleare intrapreso dal presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad . Ma anche l'acuirsi delle tensioni in Nigeria, così come i timori che le scorte statunitensi siano insufficienti a fronteggiare la domanda estiva.
Questi i tre eventi che hanno fatto da sfondo alla speculazione che ha portato le quotazioni del greggio all’impennata anche sull'altra sponda dell'Oceano, spingendosi a New York sui 70 dollari, quota che non toccavano dallo scorso 31 agosto quando l'uragano Katrina si abbattè sulle coste statunitensi. E, intanto l'Opec sembra avere le mani legate: sta già pompando al massimo e non può mettere sul mercato quantità aggiuntive. Il Cartello manterrà con ogni probabilità - ha assicurato il ministro del petrolio del Qatar, Abdullah al-Attiyah - gli attuali livelli per tutto il 2006, cercando così di non gonfiare ulteriormente le quotazioni del greggio. «Credo che i prezzi siano oggi troppo alti - ha detto - ma non c'è nulla che possiamo fare. Così sale anche il prezzo del pieno di benzina. La verde ieri viaggiava in quasi tutti i distributori italiani oltre 1,3 euro al litro. Con punte di 1,334 in alcuni marchi. E ha registrato un livello che, nei week end pasquali, non aveva mai toccato portandosi in autostrada - considerando i differenziali previsti in alcune stazioni di servizio - oltre quota 1,34 euro al litro. Vale a dire 2.600 vecchie lire che per un pieno si traducono in 6 euro in più rispetto ad un anno fa.
"Se non saranno prese misure urgenti per risolvere il problema attuale che impedisce una competizione libera di diverse correnti politiche legali - annuncia il movimento in una dichiarazione alla stampa - non ci sono più ragioni perchè¨ l'associazione partecipi alle legislative".
Nei giorni scorsi la Guida suprema Ali Khamenei - fiero avversario dell'islam liberale di Khatami - aveva chiesto al Consiglio dei guardiani di riesaminare le candidature e un portavoce ieri ha annunciato che il riesame si farà . (red)