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Lunedì, 10 Maggio 2004 - 18:56
Quattordici persone hanno perso la vita in un incidente automobilistico nell' Iran centrale

Isfahan – Venerdì scorso in una città dell'Iran centrale, 14 persone hanno eprso la vita e 19 sono state ferite in uno scontro tra un autobus e un camion.

L'incidente si è verificato nella strada tra Kouhpayeh e Isfahan, dopo che il conducente dell'autocarro ha girato sulla corsia sbagliata.

I feriti sono stati immediatamente portati in ospedale.

In base ai dati ufficiali, ogni 24 minuti un iraniano muore a causa di un incidente stradale.

Il Ministro dei Transporti Ahmad Khorram ha dichiarato che in Iran il numero degli incidenti automobilistici è 21 volte superiore rispetto a quello dei paesi sviluppati.

Gli esperti collegano questo elevato numero di vittime all'utilizzo di veicoli molto vecchi, all'inadeguatezza dei centri di emergenza stradali e alla guida spericolata.

Domenica, 02 Maggio 2004 - 18:34
Lo sciopero generale degli insegnanti in Iran

Teheran – In concomitanza con gli esami di fine anno, gli insegnanti iraniani hanno oggi dato il via ad uno sciopero, il secondo negli ultimi due mesi. Alla base della protesta vi sono i salari troppo bassi.

A Kermanshah, Urumieh e Tabriz oltre gli insegnanti, hanno partecipato allo sciopero anche alcuni studenti.

È ormai un anno che i docenti iraniani protestano per il basso livello dei loro stipendi.

Il governo iraniano aveva promesso di aumentare i salari, ma ciò non è stato possibile a causa della difficile situazione economica.

Rispetto agli altri impiegati, in Iran gli insegnanti sono la categoria che percepisce lo stipendio più basso tra tutti i lavoratori.

Domenica, 25 Aprile 2004 - 18:24
Manifestazione delle donne iraniane contro la bigamia

Teheran – Attraverso un comunicato stampa alcune associazioni femministe, alcune giornaliste e attiviste iraniane hanno annunciato che mercoledì prossimo verrà indetta una manifestazione per protestare contro la programmazione anti-femminista della televisione governativa.

La manifestazione si svolgerà a Teheran presso l'associazione dei giornalisti, e avrà lo scopo di condannare i programmi della radio e della tv iraniana che offendono le donne e propagano le tradizioni patriarcali.

Il comunicato stampa invita tutte le donne a partecipare nella manifestazione per difendere i propri diritti e sottolinea che "purtroppo la maggior parte dei serial televisivi non solo è privo di contenuto, ma cerca anche di riproporre al pubblico il ruolo tradizionale della donna evitando di dare un'immagine reale della attuale condizione della donna nella società iraniana".

Il 20 marzo di quest'anno, in concomitanza con la festività del capodanno iraniano, la televisione governativa ha trasmesso alcune puntate della fiction "Un'altra signora", in cui una giornalista sceglieva una seconda moglie per suo marito: scopo dell'emittente televisiva era convincere il pubblico riguardo alla legalità della bigamia (che è consentita dalle regole islamiche).

Il comunicato stampa ha inoltre ribadito che oggi le donne iraniane sono molto più consapevoli dei loro diritti rispetto al passato e per questo motivo non sono disposte a trasformarsi in telespettatrici passive che accettano l'oltraggioso programmazione della tv iraniana.

Secondo la costituzione iraniana, il presidente della Radio e la Tv iraniana viene incaricato direttamente dalla guida spirituale. La costituzione non prevede che esistano reti televisivi o radio private.

La radio e la televisione iraniana attualmente sono sotto il controllo dei conservatori.

Sabato, 17 Aprile 2004 - 01:14
Sit-in generale degli insegnanti in Iran

Teheran – Dopo il sit-in organizzato nel marzo scorso, gli insegnanti iraniani hanno annunciato un nuovo sit-in generale che si terrà nel prossimo maggio.

Nel corso dell'ultimo sit-in gli insegnanti hanno bloccato l'attività didattica e la maggior parte delle scuole sono rimaste chiuse.

Ali Hashemi, Segretario dell'ente degli insegnanti, ha annunciato che il sit-in si terrà il 2 e 3 maggio, in concomitanza con la settimana che in Iran viene dedicata agli insegnanti.

Hashemi ha inoltre aggiunto che se le loro richieste non saranno soddisfatte dal governo, verrà indetto un altro sit-in nella settimana successiva.

Secondo dati ufficiali, gli insegnanti iraniani sono la categoria di lavoratori che hanno lo stipendio più basso e il numero degli studenti supera i 18 milioni.

La costituzione iraniana non prevede però il diritto di sciopero.

Mercoledì, 14 Aprile 2004 - 17:00
Iran: Tratta di ragazze iraniane nei paesi arabi

Traffico delle ragazze iraniane


Teheran – Le bande di malviventi hanno intensificato la tratta di ragazze nei paesi arabi.

La notizia è stata diffusa dal sito di lingua araba "Albavabeh", che ha inoltre pubblicato alcune foto che testimoniano le modalità attraverso cui le ragazze vengono trasportate e vendute.

La maggior parte delle ragazze provengono dall'Iran e dai paesi dell'ex Unione Sovietica.

Secondo la notizia, le giovani ragazze vengono trasportate nascoste all'interno di autovetture e poi vendute a ricchi uomini dei paesi arabi o utilizzate per il mercato della prostituzione.

Mercoledì, 07 Aprile 2004 - 14:49
Cina, Iran e Usa sono i primi nel mondo per numero di condannati a morte

Londra – Secondo Amnesty International, nel 2003 la Cina, l'Iran e gli Usa sono stati primi paesi del mondo per quanto riguarda il numero di condannati a morte.

Secondo questi dati, nel 2003 sono state 1.146 le esecuzioni capitali in 28 paesi del mondo.

Secondo il rapporto di Amnesty International, l'84% delle esecuzioni sono avvenute in solo 4 paesi.

I dati ufficiali registrano che nel 2003 in Cina sono state eseguite 726 condanne di pena di morte, ma le fonti non ufficiali affermano che il numero delle esecuzioni del paese asiatico è nettamente superiore.

Dopo la Cina, l'Iran è il secondo Paese del mondo dove si sono registrate il maggior numero di esecuzioni: 108.

Seguono gli Stati Uniti, il Vietnam e l'Arabia Saudita rispettivamente con 65, 64 e 50 esecuzioni.

Secondo tali dati nel 2003 in Cina e in Usa sono stati giustiziati anche due minorenni e in totale negli Stati Uniti dal 1990 circa 19 giovani di età inferiore ai 18 anni sono stati condannati alla pena capitale e uccisi

Amnesty International ha rivelato che fino al 2003 più di 77 paesi nel mondo hanno cancellato la pena di morte dalle loro costituzioni.

Cina, Iran e Usa sono i primi nel mondo per numero di condannati a morte

Londra – Secondo Amnesty International, nel 2003 la Cina, l'Iran e gli Usa sono stati primi paesi del mondo per quanto riguarda il numero di condannati a morte.

Secondo questi dati, nel 2003 sono state 1.146 le esecuzioni capitali in 28 paesi del mondo.

Secondo il rapporto di Amnesty International, l'84% delle esecuzioni sono avvenute in solo 4 paesi.

I dati ufficiali registrano che nel 2003 in Cina sono state eseguite 726 condanne di pena di morte, ma le fonti non ufficiali affermano che il numero delle esecuzioni del paese asiatico è nettamente superiore.

Dopo la Cina, l'Iran è il secondo Paese del mondo dove si sono registrate il maggior numero di esecuzioni: 108.

Seguono gli Stati Uniti, il Vietnam e l'Arabia Saudita rispettivamente con 65, 64 e 50 esecuzioni.

Secondo tali dati nel 2003 in Cina e in Usa sono stati giustiziati anche due minorenni e in totale negli Stati Uniti dal 1990 circa 19 giovani di età inferiore ai 18 anni sono stati condannati alla pena capitale e uccisi

Amnesty International ha rivelato che fino al 2003 più di 77 paesi nel mondo hanno cancellato la pena di morte dalle loro costituzioni.

Martedì, 06 Aprile 2004 - 00:36
Iran: La costruzione di un nuovo grande carcere a Teheran

Teheran – Avrà una capienza massima di 10 mila persone e si estenderà su un’area di 135 mila metri quadrati.

Il nuovo carcere di Theran è attualmente in costruzione e l'ufficio stampa dell'Organizzazione dei Carceri dell'Iran in un comunicato stampa ha annunciato che tale carcere avrà tre divisioni, ognuna con dimensioni pari a 22 mila metri.

In precedenza, altre fonti avevano annunciato che il carcere avrebbe avuto una capienza massima di 20 mila persone.

Il comunicato di stampa aggiunge che l'Organizzazione dei Carceri intende costruire in 4 regioni dell’Iran anche 4 campi per prigionieri reclusi per crimini concernenti la droga: in questo modo tali prigionieri saranno separati dagli altri carcerati.

Iran: cresce la disoccupazione fra i giovani

Teheran – Ogni anno più di 320 mila laureati non riescono a trovare un impiego in nessun settore governativo.

ll Presidente dell'Ente Nazionale per i Giovani ha dichiarato che entro due anni più della metà dei giovani iraniani non troveranno posto di lavoro.

Ha inoltre aggiunto che, rispetto al passato, il tasso di disoccupazione giovanile sta aumentando soprattutto fra i laureati.

Lunedì, 05 Aprile 2004 - 23:54
28 mila bambini tolti dalle strade di Teheran

Teheran - Nell’anno 1382 iraniano (21 marzo 2003 – 20 marzo 2004) più di 28 mila bambini sono stati tolti dalle strade di Teheran, capitale dell’Iran, grazie al lavoro dell’organizzazione BEHZISTI (Welfare).

Fra questi 28 mila, c'erano più di 2 mila ragazze e molti di loro sono tornati a casa.

Secondo il portavoce della Commissione Sociale del Sindaco di Teheran il 90% di questi bambini proveniva da altre città iraniane: molti di loro erano scappati di casa e si sono trovati a vivere nelle strade della capitale.

Negli ultimi anni sempre più bambini iraniani fuggono dalle proprie case e secondo i dati ufficiali il fenomeno è in continuo aumento.

Martedì, 09 Marzo 2004 - 20:18
Sono sempre di più i cittadini iraniani in Usa che occupano posizioni di rilevo

Washington - I cittadini americani di origine iraniana sono più di quelli registrati nei censimenti ufficiali degli Stati Uniti.

Lo ha rivelato il Gruppo degli Studi Iraniani dell'Università MIT, secondo cui il numero di cittadini iraniani in America si aggirerebbe intorno alle 691 mila persone, in altre parole il doppio di quanto era stato segnalato nel censimento statunitense del 2000.

I dati contenuti nell’ultimo censimento americano sottolineano che uno ogni 4 cittadini americani di origine iraniana ha frequentato un Master o un Dottorato di Ricerca (P.hD): tale dato è il più alto fra tutti i 67 gruppi etnici presenti negli Usa.

Considerando i loro titoli di studio e l’ammontare del reddito pro capite pari al 20% in più rispetto alla media nazionale, risulta che sono proprio gli iraniani ha contribuire maggiormente all’economia degli Stati Uniti.

Una recente classifica della rivista "Fortune" ha evidenziato che più di 50 cittadini americani di origine iraniana ricoprono importanti incarichi manageriali in una delle 500 società americane che hanno un capitale maggiore di 200 milioni di dollari: General Electric, At&T, Wrayzen, Intel, Cisco, Motorola, Oracle, Nortel Networks, Lucente Tecnologies ed Ebay.

Seconda la rivista "Fortune" Pierre Omidyar", iraniano e cittadino americano, fondatore e direttore generale di Ebay (società specializzata nelle aste online), nella classifica dei miliardari sotto i 40 anni si troverebbe al secondo posto.

Gli americani di orgine iraniana sono molto attivi anche nel mondo accademico. Secondo la ricerca del suddetto gruppo, più di 500 professori delle maggiori statunitensi (come Harvard, Princeton, Yale, Michigan, Stanford, Meriland, MIT, George Washington, Boston) sono di origine iraniana.

Scopo di tali ricerche è incoraggiare gli iraniani che vivono in America ad avere un ruolo attivo nella politica americana. Pare, infatti, che soltanto il 10% degli americani di origine iraniana abbiano partecipato alle ultime elezioni presidenziali.

Il Gruppo degli Studi Iraniani si propone inoltre l’obiettivo di dimostrare, attraverso una serie di studi, che i cittadini di origine iraniana, così come in passato hanno fatto arabi, israeliani e cubani, possono influenzare la politica estera degli Stati Uniti nei confronti dell'Iran e sono in grado di manifestare al governo le esigenze della comunità iraniana che vive negli Usa.

Sabato, 06 Marzo 2004 - 23:01
Bam: dopo il terremoto la popolazione chiede l'intervento urgente del governo

Teheran – Gli abitanti di Bam chiedono un urgente intervento del governo per la ricostruzione della città.

La richiesta è stata avanzata con un comunicato dell'ufficio dell'Imam Jomueh di Bam (Imam della preghiera del venerdì) a nome del popolo.

Nel comunicato è stato chiesto che vengano rapidamente ricostruite le case, che vengano concessi prestiti alla popolazione e che gli aiuti siano distribuiti in una maniera più organizzata.

Gli abitanti di Bam hanno inoltre chiesto alle autorità iraniane che vengano pubblicate le cifre degli aiuti economici inviati dai Paesi stranieri alla popolazione della città che 70 giorni fa è stata colpita da un terremoto del sesto/settimo grado della scala Richter, e in cui più di 40 mila persone hanno perso la vita.

Gli abitanti della città ieri notte hanno bloccato la strada che da Bam porta a Kerman, protestando contro le autorità iraniane.

La protesta è finita con uno scontro con la polizia, e la gente ha colpito uffici governativi ed alcune postazioni della polizia. Più di 25 persone sono state arrestate.

Venerdì, 05 Marzo 2004 - 16:36
SciopIran: Sciopero generale degli insegnantiero generale degli insegnanti in Iran

Teheran – A partire da sabato prossimo, per la prima volta gli insegnanti delle scuole iraniane saranno in sciopero per una settimana per protestare contro il mancato aumento dei loro stipendi.

La notizia è stata annunciata oggi dalle 17 formazioni di insegnanti dipendenti dai gruppi politici dei conservatori. Proprio i conservatori durante il governo riformista del presidente Mohammad Khatami si erano serviti degli insegnanti per contestare l'operato del governo.

Rispetto ad altri impiegati iraniani, gli insegnanti sono tra i lavoratori che hanno lo stipendio più basso.

Durante la campagna per le lezioni del nuovo parlamento, il sindaco di Teheran (che appartiene allo schieramento politico dei conservatori) ha distribuito tra gli insegnanti dei buoni e altri aiuti economici.

Iran: il consumo giornaliero di stupefacenti è pari a 6 tonnellate

Teheran - Ogni giorno in Iran vengono consumate da 2 a 6 tonnellate di stupefacenti e ogni 59 secondi uno dei 12 milioni di tossicodipendenti iraniani finisce in carcere.

E’ quanto ha dichiarato il Direttore Generale del Comitato per la lotta contro la droga in Iran, sostenendo inoltre che "l’oppio, la droga più diffusa, viene importata dall’Afghanistan."

Secondo l'Agenzia degli Studenti (Isna), il Direttore del Comitato ha anche annunciato che in Iran il 70% dei consumatori di stupefacenti è coniugato e il 60% dei divorzi è imputabile proprio a motivi legati all’uso di droghe.

Le previsioni del Direttore Generale sono drammatiche: se il governo non concentrerà i propri sforzi nel tentativo di combattere l’uso di stupefacenti, nel 2022 (anno iraniano 1400) il numero dei tossicodipendenti supererà i 17 milioni.

Prima della rivoluzione, nonostante la coltivazione dell'oppio non fosse vietata, il numero di tossicodipendenti si aggirava intorno alle 100 mila persone.
Da quando la coltivazione dell'oppio, la produzione e la distribuzione di bevande alcoliche sono state vietate, il numero di alcolizzati e tossicodipendenti è notevolmente aumentato.

Martedì, 02 Marzo 2004 - 15:39
Iran: Ogni mese sono 450 persone vittime di droga a Teheran

Teheran - Secondo la polizia di Teheran, ogni mese circa 450 persone sono le vittime di droga a Teheran, capitale dell'Iran.

Secondo una comunicazione di polizia di Teheran, nell'ultimo mese dell'inverno ogni notte sono state trovate mediamente 15 cadaveri di tossicodipendenti che dormivano per strada.

Sindaco la comunicazione della polizia di Teheran, il comune ha costruito dei dormitoii per i tossicodipendenti.

Dopo la rivoluzione islamica in Iran, la droga ha avuto un effetto devastante.

Secondo le cifre ufficiali ci sono più di 3 milioni di tossicodipendenti in Iran, ma le cifre non ufficiali parlano di più di 10 milioni che usano la droga soprattutto oppio come un mezzo di divertimento.

Prima della rivoluzione in Iran, nonostante che la coltivazione dell'oppio non era vietata, il numero dei tossicodipendenti era 100 mila persone. Dopo la rivoluzione, la coltivazione dell'oppio e la produzione e la distribuzione delle bevande alcoliche sono state vietate.

Attualmente la droga viene trafficato dall'Afghanistan in Iran.

Martedì, 10 Febbraio 2004 - 18:22
Le richieste di perdono per Kobra Rahmanpour

Kobra Rahmanpour l'iraniana di 22 anni è la donna condannata a morte per omicidio premeditato della sua suocera 90 enne, avvenuto nel 2000.

L'esecuzione della condanna a morte era prevista per mercoledì 31 dicembre. Secondo le notizie diffuse, l'esecuzione non è stata possibile per mancanza degli strumenti per il patibolo, ma la verità è che i carcerari visto la buona condotta della donna nel carcere non hanno voluto proseguire. L'esecuzione è stata rimandata in una data da destinarsi.

A chiedere l'esecuzione della condanna sono gli eredi della donna assassinata, quali il figlio della vittima e il marito della donna condannata e sua sorella 60 enne.

Nel novembre scorso il marito di Kobra Rahmanpour, presentando i documenti che dimostravano lui come erede legittimo della madre, ha chiesto l'esecuzione della condanna a morte. Secondo il codice penale in vigore in Iran, la decisione di infliggere la pena di morte (Qisas-e-Nafs) dipende dagli eredi della vittima.

Dopo la conferma dalla Corte suprema, la sentenza di morte imposta per l'omicidio può essere permutato soltanto se gli eredi della vittima rinunciano al loro diritto alla punizione e chiedono preferibilmente il pagamento dei soldi per il sangue (Diyeh).

Khorramshahi l'avvocato di Kobra Rahmanpour ha chiesto la clemenza alla famiglia della vittima, ma finora senza un risultato. Mina Kiani, figlia della vittima non è disposta a rinunciare alla condanna a morte della giovane donna 22 enne.

Kobra Rahmanpour è stata arrestata il 5 novembre 2000 dopo l'uccisione della suocera. Secondo l'avvocato di Kobra, la donna ha agito per difesa personale dopo che è stata minacciata dalla suocera con un coltello da cucina. L'avvocato di Kobra inoltre ha protestato perchè la corte non ha considerato il suo reclamo visto che l'omicidio era per difesa personale.

Il suo avvocato ha dichiarato che le ferite sulla mano destra di Kobra Rahmanpour erano dovute alle coltellate della suocera. Al gennaio 2003 la condanna a morte di Kobra Rahmanpour è stata sostenuta dalla corte suprema.

Sembra che Kobra Rahmanpour si era sposata contro la sua volontà con l'insistenza dei suoi genitori ed era stata la vittima della violenza da parte del coniuge.

I genitori di Kobra durante un'intervista al quotidiano iraniano Etemaad chiedono la clemenza dei famigliari della anziana assassinata.

La casa che Kobra in cui viveva fino a 3 anni fa insieme ai genitori e due fratelli era composta di una stanza di 12 e una cucina di 6 metri, situata nel sud povero di Teheran. Tre anni fa per scappare dalla povertà è stata costretta a vivere con un uomo che aveva 43 anni più di lei.

Nonostante ciò tanti iraniani comunicando con i giornali e mass media hanno chiesto dalla famiglia della donna assassinata di perdonare la giovane donna.
Amnesty International nell'anno 2003 ha registrato 106 esecuzioni in Iran.



 

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